"Pranzi di pesce a scrocco, attenzione a quei due truffatori"

Nuove segnalazioni sulla coppia di uomini che si aggirano per i ristoranti della riviera.

"Pranzi di pesce a scrocco, attenzione a quei due truffatori"

"Pranzi di pesce a scrocco, attenzione a quei due truffatori"

Attenti a quei due. Due signori non più giovanissimi, ben vestiti, dai modi distinti, particolarmente voraci, amanti della buona cucina e dei buoni vini, che dopo aver mangiato a schiattare fanno sapere di non avere i soldi per pagare il conto. Si aggirano sulla Riviera delle palme è già si hanno notizie due o tre casi accaduti nei ristoranti di Grottammare. In un noto locale sul lungomare sud, noto per le specialità di pesce, i due uomini hanno ordinato e mangiato di tutto per un conto intorno ai 200 euro e al momento di pagare hanno tirato fuori il foglio con la denuncia fatta alle forze dell’ordine in cui si diceva che erano stati derubati dei documenti, del denaro e delle carte di credito. Il titolare hanno chiamato i carabinieri ed i due soggetti li hanno attesi comodamente seduti a tavola. I militari dell’arma hanno eseguito gli accertamenti, hanno identificato i due personaggi e alla fine non hanno potuto fare altro che invitarli a pagare il conto appena saranno nelle condizioni di farlo. Però lo stesso episodio si è ripetuto un paio di giorni dopo in una nota pizzeria-ristorante sul lungomare centro di Grottammare. "Abbiamo avuto il sospetto che qualcosa di strano stesse accadendo – racconta un membro della proprietà –. Si sono seduti ed hanno mangiato due antipasti, due primi, due secondi ed hanno bevuto due bottiglie di vino, unitamente a tutto il resto. Alla fine il conto è venuto di 120 euro, ma al momento di pagare hanno mostrato il foglio della denuncia in cui si diceva che avevano perso tutto e che non avevano soldi per pagare. Ci puo’ anche stare, ma accontentatevi di mangiare un primo. Una pasta non si nega a nessuno in un momento di difficoltà, ma questi due elementi mangiano a crepapelle e con quella denuncia dove vanno, non pagano e nessuno può fare nulla?".

Marcello Iezzi