E’ stata evidenziata l’ampia partecipazione e sensibilità alla donazione del sangue da parte dei giovani, alla recente assemblea dell’Avis comunale di San Benedetto: un terzo dei tremila donatori, infatti, è costituito da giovani sotto i 35 anni. Per ringraziarli per il loro impegno sono stati premiati i due donatori più giovani, Danilo e Raffaella e a farlo sono stati due soci che hanno all’attivo 173 donazioni, Manlio Cameli, e 128, Meri Rosetti.
Durante l’assemblea si è tenuta la consegna ufficiale delle chiavi della nuova sede dell’Avis, (condivisa con Aido e Admo), nei locali comunali in via Vittorio Veneto, a cura dell’assessore al Bilancio Domenico Pellei, al presidente Marco Lorenzetti. L’ulteriore momento è stato il ringraziamento di Lorenzetti ai 2.968 soci che dimostrano la loro sensibilità donando il sangue. "Sono state effettuate 5.223 donazioni – ha detto – e registrate 365 prime iscrizioni". In segno di riconoscenza a quanti donano mettendo a disposizione se stessi per il bene comune, sono state consegnate le benemerenze a numerosi soci.
Ringraziamenti sono andati anche al primario del Centro Trasfusionale, Antonio Canzian, direttore dei Centri Trasfusionali Ast 5, alla dottoressa Annita Piergallini, presenza di riferimento presso il centro di San Benedetto ed a tutto il personale del comparto, e all’ex sindaco Giovanni Gaspari, anche grazie al suo interessamento, infatti, nel periodo del Covid fu riaperto il Centro trasfusionale. Era presente anche il presidente dell’Avis Provinciale Stefano Felice. Canzian si è soffermato sul progetto per l’ampliamento del Centro Trasfusionale di San Benedetto, auspicando che possa presto finalmente partire.
Tra i progetti con i giovani ricordati ci sono quelli relativi all’area scuola, con le 15 borse di studio destinati agli studenti donatori di sangue degli istituti di istruzione superiore di San Benedetto, che prosegue anche per l’anno scolastico 2025-2026, il progetto ’Adotta uno studente’, a supporto della ’Veritatis Splendor’; il seminario ’Marketing e Fundraising delle aziende pubbliche e non profit, il caso studio Avis’ con l’Università Politecnica delle Marche.
Stefania Mezzina