
Giovanni Albertini alle 21 del 16 febbraio 2016 si trovava in un bar sotto il loggiato di piazza del Popolo; era presente Chirico, da poco tempo in città. L’ascolano era su di giri per l’assunzione di alcol, già in precedenza. Ha iniziato a parlare male di Giobbi; Chirico gli ha chiesto cosa gli avesse fatto per parlarne male e avvertì Giobbi che c’era uno che parlava male di lui al bar. Alle 21,30 Giobbi, che abita a Folignano, è arrivato al bar in piazza del Popolo, ha inveito contro Albertini, colpendolo con uno schiaffo che lo ha fatto cadere a terra, presente anche un amico di Albertini, nel frattempo sopraggiunto.
Nel bar c’erano due dipendenti, ma solo uno ha riferito ai carabinieri che la vittima è caduta a terra dopo lo schiaffo. La discussione si è spostata all’esterno del bar. Anche qui le testimonianze dei due ragazzi non sono state univoche: la ragazza ha detto che sono usciti, il ragazzo ha riferito che erano sulla soglia e Albertini sarebbe stato colpito di nuovo da Giobbi cadendo a terra all’esterno e subendo anche un calcio di striscio. Una volta a terra Albertini sarebbe stato aiutato a rialzarsi dallo stesso Giobbi, mentre Chirico è rientrato nel bar per prendere un po’ di carta, che poi ha dato ad Albertini, sanguinante. Il 56enne ascolano è stato visto gesticolare, come se volesse a sua volta reagire. La ragazza testimone ha raccontato di averlo visto per terra, disteso, e che Chirico che era di fronte a lui lo avrebbe colpito all’addome con un calcio, rivelatosi fatale. Tornato a casa dalla mamma, poche ore dopo Albertini è morto.

