VALERIA EUFEMIA
Cronaca

Ascoli, "Sicurezza al primo posto nelle nostre Rsa"

Visite sospese da settimane e lavoro più complicato, ma non si registrano problemi per gli ospiti

Il centro diurno 'Beniamino Forlini' di Offida

Ascoli, 19 aprile 2020 - Sicurezza al primo posto nelle Rsa e nelle case di riposo. Le visite dei familiari sono state sospese fin dall'inizio dell'emergenza e l'attenzione è massima, soprattutto alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi, quando in Italia è scoppiato il caso dei contagi in varie residenze per anziani. Tuttavia, finora, non sono emerse criticità nel piceno, dove il clima è piuttosto disteso.

«Da un mese e mezzo abbiamo chiuso la struttura a tutti – spiega don Lino Arcangeli, responsabile del 'Villaggio Santa Marta' di Ascoli – e la cosa, all'inizio, non è stata ben compresa dagli ospiti, ma adesso c'è tanta consapevolezza e gli anziani hanno capito l'importanza delle nuove regole». La casa di riposo ospita 53 anziani, più altri che, essendo autosufficienti, vivono in residenze autonome. «Qui, al momento, entrano solo operatori sanitari, Oss, e addetti alla cucina e alla pulizia – spiega ancora il responsabile – al loro ingresso vengono rispettati tutti i protocolli, dall'utilizzo dei presidi alla misurazione della febbre. Per molti anziani non è facile stare lontano dalle famiglie, ma per fortuna la tecnologia aiuta e possono tenersi in contatto. Molti, invece, non si rendono conto di cosa stia accadendo. Il nostro obiettivo primario è comunque la salute, il bacio del parente viene dopo».

Regole ferree anche a Offida, all'interno del centro diurno 'Beniamino Forlini', struttura semi-residenziale per anziani autosufficienti e parzialmente autonomi: «Siamo relativamente tranquilli – dice la direttrice, Mariangela Di Buò –. Non abbiamo ospiti che stanno male e abbiamo ricevuto sin da subito tutti i dispositivi di sicurezza necessari. L'Asur ha risposto a ogni nostra richiesta e anche gli anziani hanno accettato le restrizioni. Importanti i contatti quotidiani: oltre a quelli telefonici, ogni giorno la nostra struttura organizza videochiamate con i familiari degli ospiti».

Per gli operatori, però, è dura: «Il lavoro è diventato molto complesso – dice la direttrice – e deve essere svolto con pesanti dispositivi di protezione. Così, ci siamo attrezzati con turni di ferie a rotazione per alleggerire il carico». L'attenzione resta alta anche nella 'Casa Albergo Ferrucci' gestita dal Comune di Ascoli. A confermarlo sono l'assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni e l'assistente sociale Moira Giaccaglia, referente per la struttura.

«Il ricovero ospita 30 anziani – spiega Brugni – che vivono in autonomia e stanno rispettando tutte le procedure. Le attività di associazionismo sono state sospese e la mensa è stata chiusa». Ora, infatti, a consegnare i pasti ai residenti è la Zarepta, con il supporto della protezione civile. «Ogni residente– afferma Moira Giaccaglia – è stato informato in dettaglio sulle direttive da seguire e in caso di problemi, di giorno sono sempre a disposizione i portieri e di notte un volontario della Croce Rossa. È consentito l'accesso ai familiari, che possono far visita ai residenti rispettando distanze di sicurezza e indossando guanti e mascherine».