Sanità, in riviera arriva Acquaroli per illustrare i piani della Regione

Fratelli d’Italia presenta risultati e candidatura a San Benedetto, annunciando interventi per la sanità e il porto. Preoccupazione per carenza di personale e trasferimento della Medicina d’urgenza. Progetti di riqualificazione in vista.

Da San Benedetto all’Europa: è nella suggestiva cornice dell’hotel Calabresi che, nella sera del 15 aprile, Fratelli d’Italia ha presentato i risultati finora ottenuti per la riviera, tirando le somme di quanto fatto in quattro anni di amministrazione regionale e lanciando la candidatura di Carlo Ciccioli al Parlamento Ue. Durante l’incontro, partecipato, è stato anche annunciato l’imminente arrivo del presidente Francesco Acquaroli in riviera per spiegare lo stato dell’arte sulla sanità. Buone novità anche per la caserma dei vigili del fuoco: questa rimarrà nello stabile di corso Mazzini, che verrà ristrutturato. Al Calabresi si è presentato il gotha di FdI, e quindi gli onorevoli Guido Castelli e Lucia Albano, il segretario provinciale Andrea Assenti, il coordinatore locale Luigi Cava, il consigliere Nicolò Bagalini e l’ex assessore Pierfrancesco Troli. È stato Assenti ad informare che Acquaroli sarà a San Benedetto il 9 maggio, spiegando come stia procedendo l’iniziativa di riorganizzazione dal punto di vista sanitario: "Dopo giugno avremo pronti i piani aziendali, così che i direttori possano attuare i singoli piani sanitari su ogni Ast – ha detto l’ex vicesindaco – non dobbiamo dimenticare che abbiamo posto fine all’iniziativa dell’ospedale unico. Sarà il presidente delle Marche, il 9 maggio, ad illustrare quanto si sta facendo". Il tema è tra i più delicati, soprattutto per il temporaneo trasferimento e ridimensionamento della Medicina d’urgenza, che per lavori è stata spostata al piano del Pronto soccorso, passando da 13 a 8 posti letto. Ma a preoccupare è anche la carenza di personale nell’area critica, soprattutto in vista dell’estate. Per quanto riguarda l’ospedale, la regione deve ancora emanare il bando di progettazione. Assenti si è anche concentrato su porto e zona costiera: "Appena insediati – ha detto l’ex vicesindaco – abbiamo intercettato 18,5 milioni di euro per lo scavo e il dragaggio del materiale sabbioso all’imbocco del porto. Chi ci ha preceduto non ha fatto altro che litigare senza ottenere risultati concreti, mentre noi abbiamo presentato un progetto per l’ampliamento delle banchine sulla darsena. Per non parlare della Sentina, per la quale abbiamo investito 6,6 milioni con lo scopo di favorire lo sviluppo marittimo della zona, attraverso la realizzazione di una scogliera soffolta in grado di proteggere la linea di costa". I meloniani hanno sottolineato come alcune delle maggiori opere programmate per i prossimi mesi saranno possibili solo grazie all’azione congiunta di governo e regione, come nel caso del patrimonio ‘storico’ – l’ex sede comunale e villa Rambelli - che sarà riqualificato grazie ai fondi per la ricostruzione. Altro esempio è quello della caserma dei vigili del fuoco che, come riferito dalla Albano, non andrà in un altro comune.

g. d. m.