Shiva scarcerato dal giudice: lettera di scuse e risarcimento

Ha risarcito le parti offese e inviato loro una lettera di scuse, sostanzialmente ammettendo le sue responsabilità. Per questo il...

Shiva scarcerato dal giudice: lettera di scuse e risarcimento

Shiva scarcerato dal giudice: lettera di scuse e risarcimento

Ha risarcito le parti offese e inviato loro una lettera di scuse, sostanzialmente ammettendo le sue responsabilità. Per questo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti, accogliendo l’istanza degli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, difensori di Andrea Arrigoni, in arte Shiva, ha scarcerato il giovane trapper mettendolo all’obbligo di dimora; Shiva, però, dovrà restare ancora dietro le sbarre del carcere milanese di San Vittore per l’altra violenta vicenda che lo ha visto coinvolto nel capoluogo lombardo. L’arresto per ordine dello stesso giudice Giusti, su richiesta della Procura di Ascoli, era scattato a fine ottobre scorso quando il 24enne era stato accusato di aver partecipato, ad agosto, a una violenta rissa a San Benedetto in cui tre ragazzi del posto erano rimasti feriti, con prognosi giudicate guaribili tra i 10 e i 35 giorni. Alleggerita una posizione imputata a Shiva, "per Milano stiamo lavorando e resto fiducioso" spiega il legale Barelli a pochi giorni dall’incontro tra Shiva e il primogenito, nato mentre il trapper era in carcere. "Sta vedendo il bimbo, ha riscoperto tante cose quotidiane: la scrittura, il mondo circostante e le notizie reali della vita quotidiana, i problemi del mondo e le guerre con il dramma delle popolazioni coinvolte, sta scrivendo musica" aggiunge l’avvocato difensore. "Gli impegni lo avevano travolto, i social lo assorbivano costantemente, questa pausa detentiva è servita e ora vuole uscire al più presto per stare con il figlio e lavorare ai nuovi album in programmazione" conclude l’avvocato Barelli. All’individuazione dei cinque coinvolti, fra cui Shiva, nei fatti di San Benedetto i poliziotti del commissariato erano giunti grazie alla visione delle immagini di sistemi di videosorveglianza.

p. erc.