Sisma, fondi per Villa Rendina e scuola Tofare

L'Ufficio Speciale Ricostruzione ha stanziato fondi per la riparazione post sisma di edifici abitativi a Brecciarolo e Ascoli, con focus su Villa Rendina e la scuola Tofare. Progetti di riqualificazione e sviluppo per favorire il neopopolamento dei territori dell'Appennino centrale.

L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha pubblicato una serie di decreti relativi alla riparazione post sisma di edifici destinati alla funzione abitativa. Il più importante riguarda Villa Rendina, a Brecciarolo, per cui è stato concesso un contributo di 756.767 euro e per cui si stanno svolgendo le procedure di affidamento dei lavori. Prima che il terremoto ne lesionasse la struttura vi trovavano posto 16 alloggi distribuiti su 4 piani, più una soffitta non abitabile, destinati dal Comune a civili abitazioni. Sono intanto stati integrati i fondi per la scuola Tofare e avviati gli stanziamenti per il progetto "VitallitAP", del Piano nazionale complementare sisma. Un totale di oltre 485 mila euro che ricade nel territorio di Ascoli grazie all’impiego congiunto di ricostruzione e fondi per lo sviluppo. In particolare, per la scuola infanzia e primaria Tofare, che rientra nell’Ordinanza speciale dedicata alla ricostruzione di undici scuole di Ascoli, sono stati incrementati i fondi di oltre 293 mila euro, in modo da adeguare le risorse all’aumento generalizzato dei prezzi nel settore edilizio. Al contempo, è stato disposto un trasferimento di 192 mila euro per il progetto VitalitAP, che include il recupero delle aree verdi, la riqualificazione dei percorsi cittadini e la sistemazione di elementi storici sul territorio comunale. Gli interventi previsti comprendono la manutenzione e il miglioramento di strade e marciapiedi, la cura dei parchi e dei giardini con particolare attenzione alle attrezzature ludiche, e la riqualificazione di aree verdi, elementi storici e percorsi pedonali nelle principali vie e piazze, sia di Ascoli che delle frazioni. "La ricostruzione e lo sviluppo sono i due perni su cui poggia la nostra visione per il futuro dei territori dell’Appennino centrale - ricorda il commissario Castelli -. Grazie all’impegno congiunto con la Regione, l’Ufficio speciale ricostruzione e il Comune, stiamo ricomponendo il mosaico dei nostri territori, aggiungendo però visione e nuove opportunità per le comunità locali, attraverso programmi di spesa mirati che tengono conto delle vocazioni territoriali e delle esigenze del nostro tempo. Luoghi belli, sicuri, dove la qualità della vita e la possibilità di lavorare riescano a porre le basi per una stagione di neopopolamento". p. erc.