Sos psicologo: 100 chiamate al mese tra attacchi di panico e solitudine

Il pronto soccorso è un numero verde attivo da tre anni, la dottoressa Di Biase: "Ci contattano anche tanti adolescenti"

La dottoressa Mariagrazia Di Biase, responsabile del progetto

La dottoressa Mariagrazia Di Biase, responsabile del progetto

Ascoli, 21 marzo 2024 – Oltre 100 telefonate al mese da tutte le Marche, buona parte dalla provincia di Ascoli. Riguarda persone di ogni età che chiedono di essere ascoltate, desiderano una parola di conforto, consigli riguardanti la sfera sessuale (soprattutto giovani) o la possibilità di partecipare ad un percorso terapeutico dedicato. E’ l’attività che da tre anni svolge il Pronto Soccorso Psicologico, un progetto supportato anche dalla Fondazione Carisap, punto di riferimento di chi è, per un motivo o per l’altro, in difficoltà.

Al numero verde 800444168 si rivolgono per lo più persone che non hanno possibilità economiche e quindi non in grado di recarsi privatamente da uno psicologo o psicoterapeuta. "Le chiamate che riceviamo riguardano stati d’ansia, solitudine, attacchi di panico, situazioni di sofferenza per un lutto improvviso, la consapevolezza di un tradimento da parte del proprio partner. Queste chiamate – spiega la dottoressa Mariagrazia Di Biase, responsabile del progetto – per noi sono ’imminenti’, nel senso che si verificano quando in una persona si manifesta un problema che crea grosso disagio e necessità di aiuto immediato ’qui ed ora’. Ma ci sono anche casi che richiedono l’attivazione di percorsi di psicoterapia in studio".

La maggior parte delle situazioni di disagio immediato si risolvono con la prima e unica telefonata. "C’è anche chi telefona più volte, come un’anziana che ci chiama almeno due volte a settimana perché si sente sola. Tante ci hanno particolarmente coinvolto emotivamente, ma per ovvie ragioni non possiamo rivelarne i particolari". Al numero verde si rivolgono anche tante persone in difficoltà nei luoghi di lavoro. "Un fenomeno definito ’sindrome di burn-out’ e riguarda coloro che vanno in crisi nel lavoro. Di casi così ne abbiamo tanti – aggiunge la dottoressa Di Biase – persone che vanno in forte stress lavorativo e non riescono più a gestire i compiti loro affidati. Parliamo di dipendenti, sia della pubblica amministrazione, sia del settore privato, che lamentano stress da troppo lavoro o mobbing".

I problemi psicologici riguardano anche i giovani. "Ci chiamano tanti adolescenti che hanno difficoltà nello studio perché sono riempiti di compiti e vanno in ansia da prestazione non sentendosi adeguati. Ma lamentano anche difficoltà di relazione, oppure sofferenza quando si interrompono una relazione affettiva. Problemi dei quali hanno difficoltà a parlarne coi genitori. Si vergognano e allora cercano terze persone con le quali hanno meno difficoltà ad aprirsi, specie quando devono porre domande che riguardano il sesso e che rivolgono alla nostra sessuologa" conclude Di Biase.