Stadio Del Duca Ascoli, Tribuna est. Ditta esclusa va al Tar

Un parere dell'Autorità anticorruzione definisce "non conforme alla normativa" l'operato del Comune. E parte la richiesta di risarcimenti

I controlli per la sicurezza allo stadio con il sindaco Castelli

I controlli per la sicurezza allo stadio con il sindaco Castelli

Ascoli Piceno, 15 gennaio 2019 - La tribuna est rischia di costare ancora di più, perché ora c’è in ballo anche una richiesta di risarcimento danni. Se il 2019 è stato indicato come l’anno giusto per il completamento di quest’opera tanto attesa, ecco che i primi giorni dell’anno non hanno portato buone notizie. Infatti il Comune dovrà difendersi davanti al Tar dalla causa promossa da una delle ditte escluse in fase di gara per l’appalto delle opere di completamento (importo a base d’asta di 633mila euro), che ora ha fatto ricorso al tribunale amministrativo chiedendo il risarcimento del danno.

Ma quel che è peggio è che in tutto questo c’è un parere dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, che non sorride al Comune. Durante la riunione di qualche giorno fa, la giunta comunale ha deciso di costituirsi al Tar nel giudizio promosso dalla Edil Garden, che aveva partecipato alla procedura negoziata per le opere di completamento: il Comune aveva comunicato alla ditta l’esclusione per carenza di alcuni requisiti, con una determina di agosto 2017. Delle undici offerte arrivate, quella della Edil Garden e dell’Ati formata da De.Co.Fin e General impianti non erano state ammesse: la prima però aveva impugnato gli atti del Comune chiedendo il parere dell’Anac. Nel frattempo, a ottobre 2017, l’Arengo aveva aggiudicato la gara e solo diversi mesi dopo era arrivato il parere dell’autorità anticorruzione: nell’ultima riga dell’atto si legge che «il consiglio ritiene, nei limiti di cui in motivazione, l’operato della stazione appaltante non conforme alla normativa di settore». Dove la ‘stazione appaltante’ è l’Arengo.

Il motivo del contendere ruotava intorno all’attestazione Soa per le categorie scorporabili e prevalente, quindi aspetti piuttosto tecnici. Un parere arrivato a metà settembre e che ha messo in moto la ditta, che a quel punto si è rivolta al Tar «per ottenere il risarcimento del danno per la mancata aggiudicazione della gara, anche alla luce del parere Anac», si spiega nella relazione istruttoria dell’avvocatura comunale alla base della delibera di giunta. A questo punto, dopo aver sentito il Settore competente e vista la relazione inviata all’Anac, l’amministrazione ha deciso di costituirsi «per far valere la correttezza e la legittimità dell’attività amministrativa posta in essere dal Comune e contrastare le pretese economiche avversarie».