Stop ai fiscoli nelle spiagge A Cupra è lotta alla plastica

Sono quelli usati per i frantoi: alla prima mareggiata il materiale finisce in acqua

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Sulla spiaggia di Cupra Marittima non ci potranno essere più i fiscoli che si adoperano nelle presse dei frantoi tradizionali. Una volta erano realizzati con fibre naturali, ma negli ultimi anni quei dischi sono realizzati con fili di polietilene, seppur alimentare. In ogni caso è plastica e una volta lasciati per lungo tempo sulla spiaggia ed anche riutilizzati per più volte, i fili iniziano sfaldarsi e a ricoprire la sabbia in grandi quantità. Alla prima mareggiata tutto il materiale plastico viene trascinato in mare producendo danni all’ambiente marino e soprattutto alla fauna, perché quei filamenti, divenuti quasi invisibili, possono essere ingeriti dai pesci. Di solito i fiscoli vengono usati per creare zone su cui muoversi con maggiore facilità rispetto alla sabbia infuocata e anche per spostare più agevolmente mezzi nautici. Insomma una sorta di pavimentazione che poteva sembrare naturale. Un metodo che viene usato su molte spiagge, non solo a Cupra Marittima, ma anche in altre regioni, ad esempio in Puglia sono molti gli operatori della balneazione che impiegano friscoli, scartati dagli oleifici, ripuliti e messi sulla spiaggia per fare passerelle.

L’Ufficio Ambiente del Comune di Cupra Marittima ha scoperto il fenomeno, ha imposto all’operatore di portare via un migliaio di friscoli che erano stati ben accatastati lungo la passeggiata a mare, dopo la chiusura dell’attività e poi ha chiesto ai responsabili di setacciare, per quanto possibile, tutto il tratto di loro competenza cercando di raccogliere quanta più micro plastica possibile. A margine, ovviamente, ha comunicato agli operatori interessati di smaltire correttamente i vecchi fiscoli e di non usarli più nelle prossime stagioni estive.

Marcello Iezzi