Terzo braccio, ecco il futuro del porto

Le novità dopo l’incontro con l’Authority, l’assessore Gabrielli: "Ora possiamo lavorare sullo sviluppo del nuovo piano regolatore"

Terzo braccio, ecco il futuro del porto

Terzo braccio, ecco il futuro del porto

Il futuro del porto di San Benedetto è stato al centro dell’incontro fra comune e Autorità portuale tenutosi tre giorni fa: tema del rendez vous, appunto, il futuro dell’infrastruttura rivierasca, sempre più messa al margine del tessuto socio-economico della città. Dalla capitaneria, d’altronde, sono state presentate interessanti novità, fra cui la previsione del terzo braccio, di un centro ricerche, di una nuova vasca di colmata e molti altri particolari tesi a rilanciare il porto del Piceno.

Richiesta dal sindaco Antonio Spazzafumo e dall’assessore al piano del porto Bruno Gabrielli, la riunione è stata occasione per la presentazione da parte dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del documento di programmazione strategica di sistema, ovvero lo strumento di pianificazione che precede la redazione del piano regolatore del porto e che viene condiviso con i comuni interessati.

Oltre al sindaco e all’assessore Gabrielli, all’incontro hanno preso parte l’assessore alle attività produttive Laura Camaioni e diversi tecnici del Comune. Per l’Adsp, hanno partecipato il presidente ingegner Vincenzo Garofalo, il segretario generale, capitano di vascello Salvatore Minervino, i tecnici Rotoloni e Vitellozzi.

È stata quindi illustrata la nuova divisione dell’area portuale che prevede tre aree distinte per competenze e destinazione: una zona portuale, una zona retro portuale e una zona d’interazione tra porto e città.

L’Adsp ha inoltre reso noti gli obiettivi previsti dai futuri interventi sul porto di San Benedetto: tra questi, il miglioramento della sostenibilità dell’intera infrastruttura e il potenziamento della sua accessibilità con l’esecuzione delle operazioni di dragaggio, sulla quale il consigliere Lorenzo Marinangeli ha recentemente interrogato sindaco e giunta perché venisse dato nuovo impulso all’iniziativa.

C’è poi la realizzazione della nuova vasca di colmata e del terzo braccio del porto.

L’Adsp ha inoltre sottolineato l’intenzione di destinare i nuovi spazi che saranno definiti dalla realizzazione dell’ulteriore parte del porto cittadino ad attività di pesca sostenibile, al settore della cantieristica nautica e ad altre attività collegate all’infrastruttura, non ultimo un centro di ricerca in ambito marino. "Questo incontro – ha detto il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo – rafforza il nostro legame di cooperazione con l’Autorità. Ringrazio il presidente Garofalo per questa occasione di confronto, che profila ottime prospettive per il futuro del porto di San Benedetto".

"Con la definizione della nuova area portuale – ha aggiunto l’assessore comunale Gabrielli – e l’estensione della zona d’interazione tra città e porto, possiamo lavorare in maniera sinergica con lo sviluppo del nuovo piano regolatore generale. Al più presto – ha concluso – presenteremo le nostre osservazioni all’Autorità".

Giuseppe Di Marco