Tifoso dell'Ascoli cade dalla balaustra a Bolzano: "Così mi sono salvato"

Walter Scipioni sta meglio: "Mi hanno detto che qualcuno mi ha tirato fuori la lingua. Dal mondo bianconero ho ricevuto un affetto unico"

Ascoli Piceno, 29 novembre 2022 - Sono in netto miglioramento le condizioni di Walter Scipioni, cinquantenne sangiorgese e storico tifoso dell’Ascoli, caduto dalla balaustra del settore occupato dai supporters bianconeri allo stadio ‘Druso’ di Bolzano durante la partita con il Sudtirol. Una caduta rovinosa, per fortuna non da un’altezza elevata, ma che poteva comunque portare a conseguenze ben più gravi. Da un video che è stato postato sui social si vede proprio Walter che al termine della partita è a cavalcioni sulla balaustra per prendere una delle maglie lanciate dai calciatori accorsi sotto il settore per festeggiare il pareggio con il SudTirol.

Walter Scipioni e il momento della caduta dagli spalti a Bolzano
Walter Scipioni e il momento della caduta dagli spalti a Bolzano

Ad un tratto si vede volare una maglia nera verso i tifosi dell’Ascoli e subito dopo si nota Walter cadere a testa in giù sul prato dello stadio ‘Druso’ quasi senza avere neanche il tempo di ripararsi con le braccia. Immediata è stata la corsa dei calciatori sul posto per sincerarsi delle condizioni del tifoso e pronto anche l’intervento del personale ospedaliero presente ancora allo stadio. Walter Scipioni adesso è all’ospedale di Bolzano sotto osservazione e nel giro di un paio di giorni, se tutto andrà bene, potrà tornare a casa.

Walter come va?

"Ho dolori dappertutto, un ematoma sulla tempia sinistra e un occhio nero, ma diciamo che è andata bene. Ringrazio tantissimo i calciatori dell’Ascoli che mi hanno soccorso subito. Capitan Dionisi ha preso in braccio mio figlio e lo ha tenuto con lui per tutto il tempo. Peppe Bellusci mi ha coperto con il suo giubbotto e poi ricordo di aver visto Caligara ed Eramo intorno a me. Mi hanno detto che qualcuno mi ha tirato fuori la lingua dalla gola perché avevo perso i sensi. Ringrazio davvero tutti. Alla fine, è andata bene. Ero solo a due metri da terra, ma sono caduto proprio di faccia rischiando di farmi davvero molto male".

Ricorda qualcosa di quegli attimi precedenti alla sua caduta?

"Stavo aspettando di prendere la maglia di un calciatore e ho sentito una manata alla schiena. Ho perso l’equilibrio e sono caduto giù. Non incolpo nessuno, ci mancherebbe. Nella calca di quei momenti di festa può accadere di tutto e dovevo essere più previdente. Però oggi ci stavo ripensando e quella mano sulla schiena la ricordo bene. Mi piange il cuore sapere che mio figlio era lì al mio fianco e mi ha visto a terra privo di sensi. Chissà quanto avrà pianto. Per fortuna con noi c’erano gli amici Mirko e Luca che fanno parte del mio gruppo da trasferta da sempre e che poi lo hanno tranquillizzato e portato a casa a Porto San Giorgio".

Ha ricevuto tante manifestazioni d’affetto?

"Tantissime. Il primo è stato il presidente Neri e subito dopo il patron Pulcinelli. Mi hanno chiamato anche stamattina. Quando però mi ha telefonato mister Cristian Bucchi mi sono uscite le lacrime. Sono stato in contatto con lui tutto il giorno anche oggi ed è ancora molto preoccupato per la mia salute. Stamattina non ho fatto altro che rispondere a messaggi e a telefonate. Una grandissima manifestazione d’affetto di tutta la tifoseria bianconera che mi ha davvero commosso. Tantissimi ragazzi di Ascoli, che neanche conosco bene, mi hanno scritto e chiamato per dimostrarmi il loro affetto. Grazie a tutti. Tornerò presto".