Un incontro per conoscere i vecchi media

Filippo De Renzi, presidente Ari locale, ha mostrato a scuola ricetrasmittente e telegrafo.

"Immaginate un mondo senza telefoni, televisori e computer, dove per comunicare con un parente lontano bisogna scrivergli e aspettare anche per un mese la risposta". E’ iniziato così il primo degli incontri tra Filippo De Renzis, appassionato radioamatore e presidente Ari sezione di San Benedetto ed i ragazzini della scuola primaria di Montottone dove, per la prima volta, è entrata una radio ricetrasmittente ed un apparecchio del telegrafo. "Ho raccontato loro dell’invenzione del telegrafo da parte di Samuel Morse, trasformando l’alfabeto in una serie di punti e linee e di come questa invenzione avesse rivoluzionato le comunicazioni a lunga distanza alla velocità della luce – racconta emozionato Filippo - Morse aveva inaugurato il suo sistema trasmettendo un discorso del presidente degli Stati Uniti da Washington a Baltimora, una distanza di 380 chilometri creando un enorme interesse tra le compagnie di telecomunicazioni. Una società inglese mise in comunicazione l’Europa con il Canada con un cavo sottomarino nel 1866, a questo punto tutto il mondo era connesso. Ho distribuito ai bambini un foglio con l’alfabeto Morse e ho mostrato loro la macchina telegrafica, ho spiegato il funzionamento e scritto qualche parola. Con l’oscillofono ho fatto sentire i suoni corrispondenti ai punti e alle linee dell’alfabeto Morse. Ogni ragazzo ha cercato di trasmettere una lettera che io ricevevo e dovevo indovinare. Ho fatto vedere ai ragazzi un breve filmato di Marconi e la scoperta delle onde elettromagnetiche. Ho spiegato in modo semplice la ionosfera che permette alle onde di fare il giro del mondo. Abbiamo visto il filmato del naufragio del Titanic e l’importanza della radio in situazioni di emergenza. Una bambina che mi ha consegnato una busta di auguri per la festa del papà: il contenuto era scritto in morse! Un gesto che mi ha toccato il cuore. Ringrazio la scuola per avermi dato questa opportunità".

Marcello Iezzi