
Visite mediche ed esami gratis per chi ha più bisogno
Ascoli Piceno, 14 giugno 2024 – Grazie ad un a nuova iniziativa avviata dal Polo Accoglienza Solidarietà e dalla clinica San Marco di Ascoli con la collaborazione della Fondazione Carisap, si ampliano i servizi sanitari dell’ambulatorio solidale della Caritas diocesana.
Nell’ottica di un sostegno sempre più ampio ai bisogni dei più fragili, è stato infatti siglato dall’Associazione Pas, a vantaggio della rete delle associazioni che rappresenta, un accordo di collaborazione con la Clinica San Marco per l’erogazione di prestazioni gratuite a persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità.
«Si tratta di prestazioni che ampliano le attività dell’ambulatorio sociale e dell’armadio farmaceutico che la Caritas diocesana mette a disposizione gratuitamente nello studio dentistico allestito nelle sale del Polo Accoglienza Solidarietà per quanti si rivolgono al Centro di Ascolto della Caritas stessa" ha spiegato ieri nel corso di una conferenza stampa il presidente del Pas Pino Felicetti.
Le prestazioni diagnostiche previste nell’accordo sono quelle cardiologiche, ecografiche, di endoscopia digestiva, risonanza magnetica, tac e altro. Unico collettore delle richieste sarà il Centro d’ascolto della Caritas che provvederà a tenere i rapporti con la Clinica San Marco. "E’ uno dei primi esempi di collaborazione tra terzo settore e settore privato a vantaggio del disagio sociale, una "buona pratica" che chiede solo di essere imitata" ha aggiunto il presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli sottolineando che "tante famiglie con problemi economici rinunciano a curarsi".
L’accordo prevede l’erogazione gratuita di prestazioni fino a un massimo di 5.000 euro annui per tre anni, computate secondo il prezziario regionale, fino ad un massimo di 100 ogni anno. Con grande soddisfazione il presidente della Clinica San Marco Antonio Romani ha sottolineato che "alcuni medici professionisti della mia struttura sanitaria si sono resi disponibili a effettuare visite gratuitamente e questo mi ha fatto molto piacere e mi piace farlo sapere pubblicamente". Da una recentissima indagine effettuata sul territorio provinciale è risultato che oltre 600 famiglie, 250 single, 300 migranti e 120 senza fissa dimora sono in forte disagio abitativo. E’ presumibile che queste stesse persone oltre ad avere problemi per la casa abbiamo difficoltà a curarsi.