REDAZIONE ASCOLI

Zio e nipote si accusano di minacce in tribunale Entrambi finiti a processo, il racconto in aula

Dissapori che vengono da lontano sono all’origine di fatti che hanno visto contrapposti zio e nipote entrambi finiti sotto processo davanti al tribunale di Ascoli. La diatriba riguarda in questo caso un episodio dai contorni controversi a causa del quale lo zio, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, è accusato di minaccia grave, mentre il secondo, difeso dall’avvocatessa Annalisa Corradetti, è accusato di minacce e lesioni personali. All’attenzione del giudice Claudia Di Valerio c’è quanto avvenuto il 10 dicembre del 2018 ad Ascoli quando i due parenti si sono incrociati, lo zio in auto e il nipote a piedi con la figlioletta al seguito. Secondo l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli quel giorno il nipote si stava recando, con in braccio la figlia, a casa dei genitori per fare loro visita. Secondo il suo racconto, lo zio, a bordo della sua auto, nel vederlo avrebbe preso a fare delle accelerate e poi sarebbe sceso dalla vettura brandendo una sbarra di metallo minacciando di colpire il nipote. Un’accusa che lo zio respinge e anzi accusa il nipote di averlo a sua volta minacciato dicendogli "bastardo, volevi investirmi, ti faccio vedere io, ti ammazzo" arrivando anche ad aggredirlo con spinte e schiaffi e colpendolo con lo sportello dell’auto. L’uomo rimediò lesioni guaribili in quattro giorni. Ieri sono stati sentiti alcuni testimoni del fatto e il processo è stato poi rinviato a dicembre per la sentenza.