
Bologna, 5 marzo 2023 – Gli inquirenti continuano a lavorare a spron battuto: l’obiettivo è fare luce sulla scabrosa vicenda che vede protagonista un professore delle medie di un comune della Bassa, ripreso in un video choc mentre, nudo di fronte ad alcuni suoi studenti, si fa prendere a calci da almeno uno di loro, mentre gli altri ridono. Ma il video proseguirebbe con elementi più drammaticamente espliciti, rendendo il quadro della Procura più chiaro. E il docente, ora indagato, potrebbe dover rispondere di violenza sessuale. Sulla vicenda sono al lavoro i carabinieri della locale Stazione, coordinati dal pm Giampiero Nascimbeni.
I prossimi passi ora sono obbligati: dopo avere sentito la ragazzina la cui mamma, trovando il video sul telefonino della tredicenne, ha fatto partire la denuncia, verrà inviata una informativa in merito alla Procura dei minorenni. La quale sarà incaricata di fare verifiche sui contesti familiari dei minori coinvolti nella vicenda, come è previsto dalla legge e pure dal codice penale in caso di reati come questi.
Si tratta di una prassi, che va adottata in ogni caso quando giovanissimi sono vittime di questo tipo di vicende. In un secondo momento e soltanto se verrà individuato un contesto familiare inadatto a gestire al meglio il minore vittima del reato, verrà coinvolto il Tribunale per i minorenni, il quale valuterà quali soluzioni intraprendere, per esempio quella di affidare la famiglia alla tutela dei servizi sociali.
In ogni caso, rimane da chiarire con certezza il pregresso e il contorno di tutto quanto è stato registrato nel video poi rinvenuto sul cellulare della tredicenne. Stando a quanto si apprende infatti il gruppetto di ragazzini, composto sia da maschi sia da femmine, che sarebbero stati i ’prediletti’ del docente, avrebbe preso parte all’incontro con il professore pensando si trattasse di un contesto scherzoso. Ben lungi dunque dalla orribile realtà. Con ogni probabilità nei prossimi giorni verranno sentiti anche gli altri alunni del docente e poi gli inquirenti decideranno il da farsi.