Bologna, 3 maggio 2023 – Piazza San Francesco è un terreno di conquista. Controllato da bande di adolescenti che fanno paura. E che aggrediscono, senza motivo, i coetanei soltanto per poter dire che quella piazza è cosa loro. Lo avevamo già raccontato un paio di mesi fa. Torniamo a farlo dopo che domenica sera due sedicenni sono stati aggrediti, presi a pugni sul viso da quelle bande di minorenni - che in gergo si autodefiniscono ‘maranza’ - che si muovono tra piazza Malpighi e via Porta Nova, seminando il terrore tra i ragazzini.
“Mio nipote è tornato a casa con il viso gonfio e sanguinante", racconta Marcella, che ha scritto anche al sindaco Matteo Lepore. "Sono infuriata, perché i ragazzi normali ormai non hanno più il diritto di uscire di casa perché in questa città ‘vetrina’, attraverso politiche sbagliate portate avanti per anni, si è creata questa situazione", dice.
Erano circa le 21 quando il ragazzo, 16 anni, che era in giro con alcuni amici, è stato aggredito da "un branco di vigliacchi, erano in quindici", dice ancora la zia. Che spiega: "Prima hanno preso alle spalle un suo amico e lo hanno buttato a terra. Poi hanno aggredito mio nipote con più pugni in faccia. Lui è cintura nera di karate, ma non ha reagito: sa che questa gente va in giro con i coltelli". Non è chiaro perché sia iniziato tutto: "Forse volevano rubare la felpa all’amico di mio nipote – dice ancora Marcella –. Ma la realtà è che sono solo un branco di violenti, che vogliono comandare sul territorio e che terrorizzano gli altri ragazzi. E questa cosa non è accettabile. Si muova il Comune, se non vuole che prima o poi si muova qualche genitore in autonomia". Il sedicenne non ha sporto ancora denuncia: "Mio nipote è sotto choc, ma lo faremo nei prossimi giorni. Ho anche scritto in Comune: mi hanno detto di andare al pronto soccorso e dai carabinieri".
Hanno invece già fatto denuncia in Questura gli altri due sedicenni picchiati e accerchiati da un’altra banda (forse la stessa), intorno a mezzanotte. "Stavano aspettando altri ragazzi all’angolo con piazza San Francesco – spiega Amedeo, padre di una delle vittime – quando, senza alcun motivo, l’amico di mio figlio è stato colpito con un pugno. È caduto a terra, tramortito. A quel punto mio figlio si è allontanato per chiamare la polizia e gli altri, che se ne sono accorti, lo hanno seguito: erano una decina. Lo hanno accerchiato, hanno provato a minacciarlo, ma lui è riuscito a scappare, chiamando di nuovo il 113". Anche l’altro ragazzo, che intanto si era ripreso, ha raggiunto l’amico e insieme si sono allontanati. "Mio figlio mi ha detto che per un po’ in piazza San Francesco non vuol tornare, perché ha paura: lo hanno visto in faccia – dice ancora Amedeo –. Abbiamo fatto subito denuncia, perché pensiamo sia importante, anche in chiave preventiva. So che la Questura si è attivata, con il Comune, per un monitoraggio del fenomeno. E più denunce arrivano, più è probabile riuscire a individuare e fermare questi ragazzi, anche nell’ottica di un potenziamento dei progetti e dei centri di supporto rivolti ai giovani". Dopo le segnalazioni, in piazza San Francesco domenica notte sono intervenute più pattuglie delle forze dell’ordine: "Che ringrazio – conclude Amedeo – per la professionalità".