Bambini aggrediti dai cani a Persiceto, il nonno eroe: "Così ho salvato mio nipote"

Il racconto di Claudio, che si è gettato sopra al molosso per salvare il bimbo di 6 anni. L’uomo ha avuto 102 punti di sutura

Il nonno dei bambini aggrediti dai cani

Il nonno dei bambini aggrediti dai cani

San Giovanni in Persiceto (Bologna) - «Ho tolto dalle fauci di quel cane impazzito il mio nipotino». A parlare è Claudio Cotti, 70 anni, il nonno eroe di San Giovanni in Persiceto che ha salvato dalla furia di uno dei due rottweiler entrati nel suo cortile il nipote di 6 anni. L’uomo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Santissimo Salvatore di Persiceto dove i sanitari gli hanno ingessato la gamba e cucito 102 punti di sutura per chiudere le ferite causate dai morsi del molosso. 

«Quando ho visto quello che stava succedendo nel cortile dove un attimo prima giocavano spensierati, come tante altre volte, i bambini – racconta il nonno -, il cane che si avventava sul piccolo, mi sono buttato sul rottweiler cercando di fargli mollare la presa. Il cane però era già riuscito ad attaccare e mordere mio nipote e quando sono intervenuto io ha iniziato a mordere anche me alle gambe alle braccia e all’inguine. Ma nonostante i morsi, il sangue che veniva fuori da tutte le parti e il male che provavo, la confusione e lo choc di quei momenti, sono riuscito a strappargli via mio nipote e a darlo in braccio a una ragazza. Questa ragazza era passata davanti a casa nostra ed era stata attirata dalle grida».

E Claudio Cotti continua: «La ragazza era intervenuta per aiutarmi ed è stata lei che poi ha portato in salvo mio nipote correndo con in braccio il bimbo all’interno di casa nostra. Al pronto soccorso dell’ospedale di Persiceto la dottoressa che mi ha soccorso ha detto di avermi messo 102 punti, che sono stati necessari per poter suturare le ferite. E quando mi ha detto questo non potevo crederci, tanta era stata la tensione. Adesso mi auguro solamente che i miei nipotini si rimettano al più presto. E in particolare il nipote rimasto ferito così seriamente si rimetta del tutto e riesca a superare questo pesantissimo trauma». 

«Mio padre – spiega Tommaso Cotti, lo zio dei gemellini – si è massacrato per salvare mio nipote che è stato in sala operatoria all’ospedale Maggiore di Bologna fino alle 3 e mezza di questa mattina (ieri, ndr)».  Secondo quanto trapela dai sanitari, un gluteo è quasi sparito ed andrà ricostruito in seguito; i medici gli hanno ricostruito parte del sopracciglio, riattaccato un orecchio e ricostruito il padiglione auricolare; è stato leso un nervo facciale e poi mio nipote ha riportato varie ferite alla testa e a un braccio. 

«Non è in pericolo di vita per fortuna e, con molta pazienza, con il tempo dovuto, probabilmente tornerà tutto posto. Rimane il fatto che quei cani sono usciti dal loro giardino e dal cancello che si era aperto e sono corsi nella nostra proprietà dove giocavano i bambini – continua Tommaso Cotti – Alla luce di quanto accaduto credo davvero che occorra intervenire, a livello nazionale, con una apposita normativa dedicata ai proprietari di cani di razze come i rottweiler. Si dovrebbe conseguire un a patentino, magari dopo corsi appropriati, che attesti l’idoneità a comprare e a tenere in custodia cani di questo tipo. Ovvero quei cani considerati ‘pericolosi’ . E questo patentino potrebbe anche essere utile un po’ a tutti, per migliorare il rapporto con il proprio cane».   

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