Bolognetti, il ribaltone. Tar accoglie il ricorso: "Labas, l’assegnazione è da annullare"

Smontati i punteggi che avevano dato ragione a ‘Nata per sciogliersi’ "Piano economico-finanziario troppo carente, classifica da rovesciare". Il Comune, condannato pure alle spese legali, valuta l’appello.

Bolognetti, il ribaltone. Tar accoglie il ricorso: "Labas, l’assegnazione è da annullare"

Bolognetti, il ribaltone. Tar accoglie il ricorso: "Labas, l’assegnazione è da annullare"

Bologna, 19 marzo 2024 – Colpo di scena su Vicolo Bolognetti: il Tar Emilia-Romagna ha accolto per buona parte – due punti su tre – il ricorso contro l’assegnazione dei locali del civico numero 2 a ‘Nata per sciogliersi’, evoluzione del collettivo Labas, e ha quindi annullato la concessione dell’immobile all’associazione. Una sentenza che fa rumore, anche perché il giudice amministrativo smonta pezzo per pezzo i criteri valutativi di Palazzo d’Accursio, che aveva premiato ‘Nata per sciogliersi’ con 84 punti contro i 78 per i ricorrenti. Un gruppo che tra i legali rappresentanti aveva Otello Ciavatti, professore e storico attivista, scomparso nel novembre scorso. Il quale, se sta guardando da lassù, starà sicuramente sorridendo vista la battaglia, sul punto, che aveva intrapreso.

Il raggruppamento composto dal comitato Piazza Verdi– Zona Universitaria – Centro Storico, l’associazione culturale Youkali Aps, l’associazione culturale Boart (rappresentante Carlo Terrosi) e l’associazione Vicolo Stretto, aveva chiesto l’annullamento del provvedimento del Comune dell’8 novembre 2019 (il contratto è stato poi stipulato nel 2020, e scade nel settembre di quest’anno), figlio di un bando dopo che l’associazione ‘post-Labas’ aveva usufruito di una convenzione comunale per un biennio. A ripercorrere i punti del ricorso accolti dal Tar è l’avvocato Maria Cristina Fabbretti, che assieme al collega Marco Masi ha difeso il raggruppamento con Ciavatti. "E’ una sentenza importante, a distanza di tre anni – spiega Fabbretti –. Il Tar pone la lente su degli errori macroscopici da parte del Comune. Che avrebbe potuto intervenire in autotutela nel 2019". Principalmente, spiega la legale, "zero punti erano stati dati ai ricorrenti per la gestione pregressa di altri immobili comunali. Valutazione illegittima, per i giudici, perché tra gli altri erano stati gestiti anche le Stanze di Verdi e Villa Serena. Impossibile non considerarli". Una decisione, insomma, "manifestamente irragionevole", secondo il Tar. Altro punto accolto dai togati è quello legato alla "sostenibilità economico-finanziaria" attribuita a ‘Nata per sciogliersi’, ben 9 punti su 10. "Ma – continua Fabbretti –, i giudici affermano che l’associazione ha sottostimato di 161mila euro il costo del canone di locazione". E quindi "il piano economico del raggruppamento aggiudicatario risulta ictu oculi – si legge nella sentenza – talmente carente da non essere suscettibile di apprezzamento. Sottraendo quei 9 punti la classifica finale cambia a vantaggio del raggruppamento ricorrente che sopravanza il concorrente". ‘Nata per sciogliersi’ conserva, per il Tar, solo l’ok all’originalità dell’attività proposta, valutazioni "tecnico-discrezionali" che il Comune mantiene proprie. In ogni caso, "il ricorso è fondato" per i primi due motivi e "il provvedimento impugnato è annullato limitatamente alla parte che afferisce l’assegnazione dell’immobile".

E ora cosa succede? Per ora, ‘Nata per sciogliersi’ rimarrà dov’è, ma nei prossimi giorni qualcosa potrebbe cambiare. Anche perché la sentenza del Tar, notificata ieri a Palazzo, è "immediatamente esecutiva". Servirebbe una sospensiva da parte del Consiglio di Stato, a tal proposito dall’amministrazione fanno sapere che si stanno valutando le condizioni per un possibile appello. L’amministrazione sta già sentendo i suoi avvocati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro