Bologna Città 30, i tassisti: "Servono deroghe ai nuovi limiti"

Sul tavolo il mantenimento dei 50 di notte e su tutte le preferenziali, oltre all’onda verde dei semafori

Città 30, le proposte dei tassisti: "Servono deroghe ai nuovi limiti"

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Bologna, 18 settembre 2023 – Velocità differenziata per il trasporto pubblico e privato, possibilità di deroga al nuovo limite dei 30 chilometri orari sulle corsie preferenziali e di notte, aumento di corsie dedicate a taxi e bus, ’onda verde’ dei semafori. Restano questi i punti su cui i tassisti stanno trattando con il Comune in merito alla rivoluzione della Città 30, mentre si attendo i risultati del test sui bus Tper per valutare l’impatto dei nuovi limiti. Test di cui si dovrebbe sapere qualcosa in settimana.

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Riccardo Carboni, presidente di Cotabo, è conciliante: "Non volgiamo fare la guerra, ma trovare soluzioni. Il dialogo con l’amministrazione è aperto, non si è mai interrotto. Ma se si vuole un trasporto pubblico efficace, servono certe condizioni". Tra gli ostacoli, c’è l’aumento dei cantieri delle grandi opere (ora per il Tram, poi arriveranno quelli del Passante) "che porta già ora la velocità media sotto i 30 chilometri. Se, invece, consideriamo il centro storico, si scende addirittura a 20", dice Carboni. Morale: "È evidente che rallentare la velocità del trasporto pubblico porterà maggiore difficoltà nell’erogazione dei servizi. Già i cantieri sono un disagio, ma sappiamo che non dureranno per sempre...".

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Insomma, se già in città in certi momenti di ’picco’ tra turismo e fiere è difficile trovare un taxi, il timore è che con la nuova rivoluzione della mobilità la situazione non migliorerà. Per Carboni "la Città 30 è una scelta politica, quindi se il Comune tira dritto ok, ma vanno valutate soluzioni compensative". Che sono appunto le preferenziali a 50, ad esempio. O l’onda verde dei semafori: evitare d’incontrare ’rossi’ può far guadagnare tempo perduto. L’altro tema è quello delle grandi arterie. Molte rimarranno a 50 chilometri orari, ma altre (vedi via Saffi) no. Per questo i tassisti di Cotabo chiedono "una classificazione delle strade oculata, anche considerando che alcune di esse si sono ristrette per le ciclabili,a fronte di flussi di traffico invariati".

Federico Forlani, presidente di Radiotaxi C.A.T., è più critico. In primis, sul modus operandi: "Il confronto è mancato e abbiamo dovuto prendere atto del cambiamento. Manca ancora qualche mese prima che partano le sanzioni, mi auguro che si possa trovare qualche soluzione migliorativa". Per Forlani le deroghe al nuovo limite per il trasporto pubblico (Codice della strada permettendo) non andrebbe a discapito della sicurezza: "Noi siamo autisti professionali, statisticamente abbiamo meno incidenti...".

C’è poi l’incubo delle preferenziali: "Se il taxi si trova a seguire un bus, con i nuovi limiti diventerà un’agonia, perché non solo deve fare i 30 chilometri orari, ma deve fermarsi ogni 100 metri...". Per il numero uno di Radiotaxi C.A.T. c’è una differenza sostanziale tra bus e taxi. Il risultato del test sulla velocità commerciale dei bus Tper con i nuovi limiti non è ancora noto, ma da quello che filtra pare che la differenza sia minima: "I bus hanno persone in piedi, si fermano alle fermate. Per le auto il discorso è diverso. L’onda verde dei semafori potrebbe aiutare. Ma anche mantenere i 50 di notte".

ros. carb.

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