Bologna, 24 gennaio 2023 – Quell’olio per massaggi era unico, merito di un ingrediente segreto: la cocaina. Così, un plico proveniente dalla Colombia – intercettato all’aeroporto Marconi di Bologna – ha fatto finire nel guai padre e figlio.
Sono stati i carabinieri del Nas di Bologna questa mattina, a eseguire, in collaborazione con i colleghi di Livorno, i militari del Comando provinciale di Pisa e personale dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli dell'aeroporto 'Marconi' di Bologna, "due misure cautelari (una custodia in carcere e una agli arresti domiciliari), nei confronti di due persone, padre e figlio, indagate in concorso per importazione di cocaina proveniente dalla Colombia". I provvedimenti sono stati eseguiti a Cascina e Bientina, in provincia di Pisa.
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Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, sono state avviate a settembre 2021 "a seguito del sequestro di un plico proveniente dalla Colombia e contenente cocaina in forma liquida", spacciata per "cosmetico naturale". Dalle analisi di laboratorio sul contenuto della spedizione intercettata (15 flaconi da 500 millilitri ciascuno di olio per massaggi) era infatti "emersa la presenza di cocaina, con gradiente di purezza pari al 21,1%, per un peso complessivo stimato di 1,86 chili (equivalente a circa 12.400 dosi medie singole)".
Gli approfondimenti svolti successivamente dal Nas in collaborazione con il Reparto Antifrode della sezione dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli in servizio all'aeroporto 'Marconi' hanno permesso di risalire ai destinatari della droga, e ora sono in corso accertamenti per individuare eventuali altre persone coinvolte.
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