Coronavirus Bologna, nella logistica torna il sereno

Bologna, 29 luglio 2020 - Dopo la bufera che ha riguardato il settore della logistica, all’orizzonte sembra essere tornato il sereno. A confermarlo sono i tamponi effettuati dal 13 luglio, giorno dell’ordinanza regionale firmata dall’assessore alla Sanità, Raffaele Donini. Subito i numeri: dei 2.203 effettuati nelle aziende dell’Interporto tra il 13 e il 26 luglio, i lavoratori impiegati nei settori della logistica e del trasporto positivi al Covid-19 sono risultati ’solamente’ 13 (0.6%). Dieci dei quali la settimana scorsa, dal 20 al 26, a fronte di 1.702 tamponi. Gli altri tre contagiati invece sono venuti alla luce nei giorni precedenti grazie ai 501 accertamenti sanitari. Numeri altamente incoraggianti provengono anche dal settore della lavorazione delle carni: dei 155 tamponi effettuati, l’Ausl ha riscontrato la positività in un solo lavoratore.

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No allarmi. "Sono risultati che ci fanno capire che qualcosa c’è ma che non è allarmante – spiega Paolo Pandolfi, il direttore della Sanità pubblica dell’Ausl –. Questa comunità ha bisogno di attenzione e monitoraggio e gli accertamenti continui sono per noi un importante momento di esercizio per affrontare situazioni future nel caso in cui l’epidemia tornasse a essere importante". Un settore, quella della logistica, "dove si lavora di continuo in certi orari del giorno e della notte e con una certa promiscuità".

Altra croce. Ma la brutta notizia riguarda purtroppo il numero di decessi, con la nostra provincia costretta a piangere nuovamente per l’unica vittima registrata ieri nell’intera regione. Si tratta di un uomo della città di 91 anni, già ricoverato da tempo, che porta la terribile conta a 699 croci, 353 delle quali residenti sotto le Due Torri e 68 a San Lazzaro, con i paesi dell’Appennino che restano all’ultimo posto con otto decessi dall’inizio della pandemia. Sono tre invece, tutti asintomatici, i nuovi positivi bolognesi, su un totale di 5.247. Uno dei numeri più bassi – il ’record’ è stato di uno – registrati fino a oggi (erano sette il giorno precedente e 24 domenica). Si tratta di due lavoratori della Tnt e di un’azienda dell’Interporto, mentre la terza è una donna appartenente a un piccolo focolaio familiare di Bologna scoperto proprio ieri. I tamponi, intanto, proseguiranno ancora oggi e riguarderanno soprattutto il personale di Tper: 160-170 dipendenti.

Qui regione. Ieri nell’intera Emilia-Romagna si sono registrati 20 nuovi casi, per un totale di 29.575. Dodici gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Oltre 8mila, invece, i tamponi fatti. "La maggioranza dei nuovi contagi – spiegano dalla sede di viale Aldo Moro – sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero: un’azione preventiva della sanità regionale attraverso l’attività di contact tracing, i controlli a seguito di rientro dall’estero, l’attività di screening nel comparto della logistica e della lavorazione carni o con gli screening con test sierologico o pre-ricovero (4 casi)".

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