Coronavirus Medicina, un'altra vittima. Strazio senza fine

E' un uomo di 79 anni. Primi casi anche a Castel Guelfo e Casalfiumanese. Ieri erano morti in ospedale due pensionati

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Medicina (Bologna), 18 marzo 2020 -  Non c'è pace per il paese che piange. Si è spento un altro uomo di Medicina, comune diventato da lunedì zona rossa e blindato dalle forze dell'ordine. Si tratta di un signore di 79 anni, residente a Medicina e ricoverato a Bologna.

LEGGI ANCHE Coronavirus, il drammatico bilancio della provincia di Bologna Una scia di decessi lunga svariati giorni, mentre in tutto il resto del territorio i casi di Coronavirus sono in aumento, e arrivano i primi tamponi positivi anche a Castel Guelfo e Casalfiumanese. Sono 13 più di ieri le persone risultate positive al Coronavirus: 6 residenti a Medicina, 4 ad Imola, 1 a Castel San Pietro Terme e appunto una a Castel Guelfo e 1 a Casalfiumanese.

Il bilancio di oggi in Regione

I numeri

Salgono quindi a 113 i casi positivi nel Circondario Imolese (compresi i 13 decessi): 82 uomini e 31 donne; 86 residenti a Medicina, 18 a Imola, 4 a Castel San Pietro Terme, 2 a Dozza, 1 a Borgo Tossignano, 1 a Casalfiumanese, 1 a Castel Guelfo . Le fasce d'età. Tra i positivi, 46 hanno più di 83 anni, 32 tra i 66 ed i 75 anni, 14 tra i 56 e i 65 anni e 17 tra i 36 e 55 anni e 4 tra i 26 e i 35.

In ospedale. Dalle 12 di ieri, 17 marzo, alle 12 di oggi sono stati in totale 54 gli accessi in Pronto Soccorso. Questa mattina alle 9 erano 10 le persone Covid+ ricoverate in Terapia Intensiva del S. Maria della Scaletta e 30 i pazienti ricoverati con polmoniti severe al reparto medico dedicato al 4° piano.

Misure organizzative

I cittadini residenti nelle frazioni di Medicina non interessate dall’Ordinanza di chiusura che hanno un appuntamento per prelievi di sangue alla Casa della Salute di Medicina, a loro interdetta, possono recarsi nello stesso giorno ed orario ad effettuare il prelievo presso la sala prelievi della Casa della Salute di Castel San Pietro Terme o alla Sala Prelievi di Imola (Via Sforza 3).

Il bilancio di martedì

Chiusa nella stretta della quarantena, Medicina ieri si era svegliata di nuovo con il rintocco delle campane a lutto. Due, le vittime di martedì: Sono morte altre due persone, due signori di 87 e 86 anni, entrambi residenti nel comune della bassa, entrambi spirati all’ospedale di Imola, dove erano ricoverati nel reparto Covid-19 del 4° piano. Un altro giorno nero per il territorio Imolese, dove il Coronavirus ha toccato quota 100 infetti e ha fatto registrare il primo caso a Borgo Tossignano.

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L’intera Vallata era rimasta infatti libera dal contagio, erano arrivati casi a Castel San Pietro, a Dozza, ma mai il virus si era spinto su per la valle del Santerno. Intanto ieri, grazie ai nuovi tamponi refertati sono stati scoperti altri 10 casi di Coronavirus: 6 residenti a Medicina, 3 a Imola e appunto uno a Borgo.

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E’ molto discusso intanto, soprattutto negli ultimi giorni, il tema della disinfezione delle strade, un argomento che ha fatto il giro del web. Ma cosa ne pensa l’Ausl a riguardo? "Disinfettare o sanificare le strade non ha alcuna dimostrata efficacia quale misura di prevenzione contro il Coronavirus – spiega l’Azienda sanitaria –. Inoltre, nessuna disposizione in tal senso è stata emanata dall’Oms. E’ invece assolutamente certo che spruzzare una soluzione di ipoclorito di sodio (varecchina o candeggina) lungo strade e parchi ha un effetto inquinante ed è irritante per le prime vie aeree. È il distanziamento sociale la misura principale per evitare di ricevere il contagio da persone sintomatiche o da persone oggi asintomatiche".

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