Coronavirus Bologna news, i contagi salgono a 80

Sono 35 i casi nel circondario imolese. La seconda vittima nella nostra provincia è Massimo Bizzini, 85 anni, cardiopatico

Coronavirus, aumentano i casi anche in provincia di Bologna

Coronavirus, aumentano i casi anche in provincia di Bologna

Bologna, 9 marzo 2020 - Crescono ancora i casi di Coronavirus in provincia di Bologna. Secondo l'ultimo aggiornamento della Regione Emilia Romagna, i contagiati sono 80, di cui 35 del circondario imolese. Complessivamente 18 in più rispetto a ieri, di cui 8 del circondario imolese. 

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Ieri si è registrata la seconda vittima: si tratta di Massimo Bizzini, aveva 85 anni. Qualche giorno fa aveva accusato i sintomi tipici del Coronavirus ed era stato ricoverato al policlinico Sant’Orsola, dove il tampone aveva dato esito positivo. Dopo un paio di giorni di ricovero al reparto di Malattie Infettive, ieri mattina il pensionato ha cessato di lottare contro la malattia. Bizzini, a quanto si apprende, era cardiopatico. Tuttavia, sono in corso accertamenti epidemiologici per chiarire le cause ultime del decesso. Ed è il secondo morto dovuto all’epidemia di Covid-19 a Bologna.

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Quattro giorni fa, in città era stata registrata la prima vittima, Silverio Venturi, 67 anni, di Rocca Pitignana di Gaggio Montano. L’uomo, metalmeccanico in pensione, soffriva di una grave insufficenza renale ed era dializzato, in attesa di un trapianto. Su una situazione di salute così compromessa, si è innestata la mannaia del virus, che ha fatto precipitare la situazione. Due storie cliniche distinte: Bizzini era già in cura per il Coronavirus al Sant’Orsola; che Venturi avesse contratto la malattia, invece, si è saputo soltanto quando, a causa di un tracollo, è stato ricoverato giovedì sera d’urgenza all’ospedale Maggiore, arrivato in eliambulanza dall’ospedale di Porretta.

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La famiglia dell’uomo è stata messa in quarantena e adesso l’Ausl sta ricostruendo i contatti e gli spostamenti fatti nei giorni immediatamente precedenti al decesso da Venturi. Che si era dovuto sottoporre anche a tre visite ambulatoriali in strutture sanitarie del Bolognese, nelle quali era stato accompagnato da una persona che lo assiteva in casa. Come avvenuto nel caso del sessantasettenne di Gaggio, anche i parenti e le persone venute a stretto contatto con Bizzino sono state messe in isolamento, per i quattordici giorni della quarantena, per capire se sono state contagiate.

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Entrambe le vittime del Covid-19 di Bologna sono persone che avevano problemi di salute pregressi. Una situazione di fragilità su cui si è innestato in maniera violenta il virus di Wuhan, compromettendo completamente il quadro sanitario dei due pazienti. 

Trenta nuovi posti letto al Sant'Orsola

Oggi al Policlinico Sant'Orsola sono stati attivati 30 posti letto al padiglione 5, dedicati ai pazienti positivi al Covid-19, ma che non necessitano di cure intensive; salgono dunque a 66 i nuovi posti letto attivati da venerdì scorso. A questi si aggiungono i 18 posti letto al padiglione 23 e 8 al padiglione 5 portando così a 26 complessivamente i posti letto di terapia intensiva dedicato ai pazienti positivi al Coronavirus. Individuati anche percorsi diagnostici privilegiati e una Tac dedicata per accelerare i tempi di diagnosi. Attualmente sono 44 i pazienti positivi ricoverati al Policlinico, 30 alle Malattie Infettive, 14 in Terapia Intensiva e 1 paziente ricoverato in Rianimazione.

Complessivamente sono 58 gli operatori tra infermieri e oss, e 9 i medici in isolamento cautelativo principalmente nei reparti di Pneumologia, Anestesia, Urologia, Otorino e Medicina. Nessun reparto ha dovuto cessare la sua attività. Altri 24 posti letto dedicati all’emergenza Covid, inoltre, sono stati attivati alla Medicina di Urgenza dell’Ospedale Maggiore per gestire l’isolamento dei casi sospetti di contagio in attesa dei risultati dei tamponi.

Infine, sul fronte del territorio per alleggerire il carico sugli ospedali in questi giorni verranno attivati dei team assistenziali in collaborazione con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta che effettueranno il monitoraggio clinico dei pazienti Covid positivi dimessi o che comunque sono a domicilio in quanto hanno sintomi minori.

Il dettaglio delle misure provincia per provincia

 

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