Coronavirus oggi, bollettino Covid 23 ottobre. Una vittima a Bologna, 11 casi a scuola

Sono 164 i nuovi contagi, con un ricovero in più in terapia intensiva. Lepore: "Se il governo chiude piscine e palestre ci adegueremo"

Coronavirus, a Bologna più che triplicati i ricoveri da inizio ottobre

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Bologna, 23 ottobre 2020 – Scende, dopo il boom di ieri, il numero dei contagi da Coronavirus in provincia di Bologna. Secondo quanto emerso dal bollettino diffuso dalla Regione oggi, 23 ottobre, i nuovi casi di Covid nell’area metropolitana sono 164 (ieri 235, il giorno prima 119). Ma c’è un ulteriore decesso: un uomo di 90 anni.

Sui 164 casi in provincia di Bologna, 77 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 3 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 2 attraverso i test per le categorie più a rischio, mentre per 82 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso.

Tra i 164 nuovi contagi, 141 sono sporadici e 23 sono inseriti in focolai (familiari e scolastici). Da segnalare, infine, che 4 casi sono importati da altre regioni, nessuno dall’estero.

Leggi anche Cinque parchi chiusi di notte Bologna si conferma la provincia dell’Emilia-Romagna con più casi. Le persone ricoverate in terapia intensiva nella provincia di Bologna sono 40 (1 in più di ieri), mentre Imola resta quota a 2. Sempre per quanto riguarda il circondario imolese, i nuovi contagi oggi sono 35 (ieri 31), di cui 25 sintomatici, su 450 tamponi (il 7,7%).

Si tratta di 26 persone di Imola, 2 di Medicina, 2 di Mordano, 1 Castel San Pietro, 1 Castel Guelfo, 3 fuori territorio. C'è anche una guarigione. Dall'indagine epidemiologica si rileva che 18 sono contatti di casi già accertati (11 positività sono riferibili a 6 diversi focolai famigliari), 16 sono casi sporadici, 1 è stato rilevato attraverso screening prericovero. Sono 9 le persone ricoverate al S. Maria della Scaletta. Salgono a 796 i casi totali e 201 gli attivi.

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Contagi a scuola a Bologna e provincia

Ieri, 22 ottobre, sono stati notificati al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Bologna 11 casi di positività a Sars-CoV-2 riconducibili a 9 diversi istituti scolastici di Bologna, Anzola dell’Emilia e San Lazzaro di Savena. Tre casi, due sintomatici e un asintomatico, frequentano, in classi diverse, la Scuola Secondaria di Primo Grado “Fabio Besta” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola per due casi è stato lo scorso 19 ottobre, per il terzo caso il 16 ottobre; un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore Superiore “Belluzzi Fioravanti” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre; un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Rodari” a San Lazzaro di Savena, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre; un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Pascoli” ad Anzola dell’Emilia, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 17 ottobre; un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Laura Bassi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre; un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Rolandino”, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 13 ottobre; un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Statale dell’Infanzia “Benini” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 15 ottobre; un caso, asintomatico, frequenta la Scuola Primaria “Garibaldi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 15 ottobre; un caso, asintomatico, frequenta il nido comunale “Laura Alpi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 15 ottobre. Il Dipartimento di Sanità Pubblica, in collaborazione con i Dirigenti scolastici ed i referenti Covid dei nove istituti scolastici coinvolti, si è attivato per la presa in carico dei soggetti positivi e dei rispettivi contatti stretti (compagni di classe e personale docente).

Tasso di incidenza più che raddoppiato

Tornando a Bologna, in circa tre settimane il tasso di incidenza della pandemia da Covid-19, cioè il numero di positivi ogni 100.000 abitanti, in città è più che raddoppiato: da 39,2 a 89. Vuol dire che "siamo davanti anche qui, come in tutta Italia, a una crescita che comincia a diventare esponenziale e non più lineare", sottolinea l'assessore comunale alla Sanità, Giuliano Barigazzi, rispondendo in question time a una domanda presentata da Simona Lembi (Pd). I dati sull'evoluzione della pandemia "mettono in evidenza uno sviluppo importante sia in termini assoluti che del tasso di incidenza", afferma Barigazzi, invitando a "non guardare i dati giorno per giorno ma settimana per settimana, altrimenti ci sono delle fluttuazioni, in particolare la domenica e il lunedì anche perchè spesso si fanno meno tamponi, che possono trarre in inganno". Fatta questa premessa, oggi si delinea "una crescita significativa dei nuovi casi sia a livello aziendale che nei singoli distretti, in particolare quello della città di Bologna, una cosa ovvia- continua l'assessore- perché naturalmente il virus si sta particolarmente diffondendo nelle aree urbane, non solo in Italia ma in tutto il mondo". Per quanto riguarda il distretto di Bologna città, il tasso di incidenza è dunque schizzato da 39,2 a 89 se si raffronta la settimana del 5 ottobre a quella in corso, non ancora terminata. A livello metropolitano, il tasso medio è a quota 79. Intanto, sono 81.000 i casi osservati dall'inizio dell'epidemia e, segnala Barigazzi, tra l'1 e il 21 ottobre c'è stato un incremento di 1.745 unità; 722 i decessi generali sempre dall'inizio della pandemia. Attualmente sono 1.500 le persone in sorveglianza, con circa 85 focolai identificati di cui 41 familiari (che non vuol dire necessariamente nati in famiglia, precisa l'assessore).

Indice Rt sopra l'1 e terapie intensive triplicate

Contestualmente, l'indice di trasmissibilità Rt "comincia a essere sopra l'1, siamo verso 1,25 ma oscilla molto a seconda dei giorni- afferma Barigazzi- e anche quello andrà calcolato sugli ultimi 14". In ogni caso, siamo sui livelli "che portano allo scenario 3 indicato dal Cts- aggiunge Barigazzi- cioè una trasmissibilità sostenuta". Dall'uno ottobre, poi, i ricoveri ordinari sono passati da 40 a 132 "e stanno aumentando abbastanza in questi giorni", continua l'assessore, mentre i ricoveri in terapia intensiva sono saliti da tre a 36. Ma "sono dati di qualche giorno fa e quindi in evoluzione. Purtroppo cresceranno", avverte Barigazzi.

Più della metà delle persone sono asintomatiche e tra quelle ricoverate i casi gravissimi o molto gravi non sono tanti come a marzo e aprile, "ma la pressione sugli ospedali sta crescendo in maniera significativa", sottolinea Barigazzi. Per quanto riguarda le fasce d'eta, il 75% dei casi è in quella zero-60 anni; tra i 18 e i 49 si concentra il 34% dei casi e ben il 12% rientra nella fascia 0-17. Tra gli zero e i 40 anni si colloca quasi la metà (il 46%) dei contagi.

"L'epidemia si sta manifestando in modo importante", ribadisce l'assessore: "La strada maestra che dobbiamo continuare a perseguire è il tracciamento. Stiamo rafforzando le risorse umane destinate al contact tracing, stanno arrivando altre persone per aggiungersi al gruppo ormai gia' consistente di cui dispone il dipartimento". Inoltre, "abbiamo avviato una procedura semplificata per le inchieste epidemiologiche, che vengono dette essenziali", aggiunge Barigazzi.

Lepore: "Se governo chiude piscine e palestre ci adegueremo"

"Su quello che accadrà nelle prossime settimane non abbiamo certezze. Se a livello nazionale o regionale si dovessero prendere misure per la chiusura di quegli impianti non sarà perché a Bologna le cose non funzionano. In caso ovviamente ci adegueremo - i Comuni non possono superare norme nazionali -, ma sapendo di avere fatto tutto quanto possibile per evitarlo". Così l'assessore allo Sport del Comune di Bologna, Matteo Lepore, nella risposta, letta dalla collega Elena Gaggioli, al question time del consigliere Umberto Bosco (Lega) in merito ai controlli di piscine e palestre.

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