Davide Ferrerio aggredito, chiesta l'archiviazione per il vero obiettivo dell'agguato

Il 31enne era stato iscritto nel registro degli indagati per aver mandato il messaggio considerato all'origine del tragico scambio di persona

Bologna, 28 novembre 2022 - La Procura di Crotone ha chiesto l’archiviazione per Alessandro Curto, il 31enne indagato per concorso nel tentato omicidio di Davide Ferrerio, il ragazzo bolognese di 20 anni in coma dall'11 agosto dopo essere stato aggredito senza un motivo e per un vigliacco scambio di persona. Il giovane tifoso del Bologna, secondo quanto hanno accertato gli inquirenti, è stato di fatto scambiato per un’altra persona, in sostanza proprio per il 31enne che da qualche tempo intratteneva una relazione sui social con una minorenne, una ragazzina crotonese di 17 anni.

Davide Ferrerio, in coma dall'11 agosto
Davide Ferrerio, in coma dall'11 agosto

La sera dell’11 agosto la giovane, sollecitata dalla madre, aveva dato appuntamento al 31enne nel centro cittadino con l’intento di conoscerlo di persona e avere un chiarimento. In realtà i familiari della minore avrebbero avuto l’intenzione di dargli una lezione. All’appuntamento, infatti, oltre alla 17enne e alla madre 41enne (in carcere), oltre ad altri familiari, si presentò anche Nicolò Passalacqua, 21enne di Colleferro, spasimante della minore, che materialmente aggredì Ferrerio. E che per questo è stato arrestato il giorno successivo al pestaggio con l’accusa di tentato omicidio.

Nei giorni scorsi sono sate poi arrestate anche madre e figlia con l’accusa di concorso anomalo in tentato omicidio. Quella sera Curto riuscì a scampare all’aggressione perché si rese conto delle intenzioni del gruppo che lo attendeva in centro e per sviarlo dalla sua persona inviò alla 17enne un messaggio sul cellulare affermando di indossare una maglietta bianca. La stessa che casualmente indossava anche Davide Ferrerio. Curto era stato formalmente indagato a seguito di una memoria presentata il 17 novembre dall'avvocato Gabriele Bordoni, legale dei Ferrerio, nella quale si adombravano responsabilità penali nei suoi confronti proprio per aver inviato quel messaggio (“ho una maglietta bianca”).  

La Procura della Repubblica di Crotone ha chiesto l’archiviazione - spiega una nota - “in coerente continuità con quanto già valutato nei precedenti provvedimenti di questo ufficio e della Procura per i minorenni ed espressamente considerato dal gip di Crotone e dal gip del Tribunale per i minorenni nelle loro ordinanze custodiali”. In particolare il gip di Crotone, nella sua ordinanza, spiega che il gesto del 31enne è stato di “un’untuosa vilta’” che pero’ “non può essere considerata penalmente perseguibile perchè l’evento tragico non era prevedibile”. 

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