Davide Ferrerio, la mamma scrive al ministro: "Allarghi l'inchiesta"

Picchiato a Crotone per uno scambio di persona, è in coma. La lettera a Nordio: "Va indagato per tentato omicidio anche chi provocò l’agguato"

Bologna, 6 novembre 2022 - Davide Ferrerio si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vent’anni, la passione per il Bologna e un destino sfortunato. L’11 agosto scorso il giovane bolognese si trovava in vacanza dai nonni a Crotone. Stava attendendo un amico in piazza per andare insieme in pizzeria quando, per un assurdo scambio di persona, è stato aggredito a pugni dal ventunenne senza fissa dimora Nicolò Passalacqua.

Davide Ferrerio, picchiato a Crotone per un scambio di persona
Davide Ferrerio, picchiato a Crotone per un scambio di persona

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Ora lo Stato dia un segnale alle famiglie

È bastato un colpo, fortissimo, alla testa per farlo cadere a terra come un sacco vuoto. Da quel momento Davide è in coma, ricoverato in Rianimazione all’ospedale Maggiore. Lotta per la vita. Potrebbe non svegliarsi. Il suo aggressore è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Ma alla famiglia e per prima a mamma Giuseppina Orlando, assistita dall’avvocato Gabriele Bordoni, questo non basta. La madre di Davide vuole essere sicura che la giustizia arrivi a tutte le persone che ritiene responsabili dell’aggressione subita dal figlio. Così, lunedì scorso la donna ha scritto una lettera al neo ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Un accorato scritto in cui chiede a gran voce di indagare per concorso in tentato omicidio anche il trentunenne che era il vero obiettivo dell’ira di Passalacqua e che essendo "consapevole di essere esposto a un rischio concreto per la propria incolumità", approfittò del fatto che il ventunenne non lo conoscesse di persona per depistarlo e indirizzarlo invece verso Ferrerio, che per puro caso si trovava lì vicino.

"Ho la camicia bianca", scrisse il trentunenne a Passalacqua via messaggio. E mentre lui, con la sua maglietta azzurra, venne ripreso dalle telecamere mentre si allontanava dalla piazza in moto, poco più in là l’ignaro bolognese in camicia fu brutalmente aggredito. Il resto è tristemente noto. L’altra persona che i genitori di Ferrerio vogliono che sia indagata per concorso in tentato omicidio, e non ’solo’ per favoreggiamento come è allo stato attuale, è la madre della fidanzata di Passalacqua, responsabile secondo la famiglia di avere organizzato la "spedizione punitiva" ai danni del trentunenne, quel maledetto giovedì sera d’agosto, e di conseguenza lo sventurato episodio ai danni del loro figlio. La speranza della mamma di Davide quindi è che da Roma il ministro si interessi del caso e solleciti il pm crotonese titolare del fascicolo a iscrivere i due indagati, o, se necessario, che coinvolga il procuratore capo fino ad arrivare alla Procura generale perché avochi l’inchiesta.

"È evidente il contributo causale determinante per l’aggressione dato dalla donna che organizzò l’incontro e dal trentunenne che mise Davide nel mirino di Passalacqua al posto proprio e senza alcuna ragione, perché non era in pericolo, potendosi allontanare – così l’avvocato Bordoni parlando ieri col Carlino –. Questo deve comportarne l’iscrizione nel registro degli indagati. La speranza che sia fatta giustizia è tutto ciò che dà la forza di andare avanti alla mamma di Davide". Il legale ha anticipato inoltre che se entro lunedì non ci saranno notizie dalle indagini crotonesi, provvederà a presentare un’istanza formale al ministro Nordio, con gli stessi obiettivi prefissati dalla lettera inviata a Giuseppina.

Nel frattempo oggi il Bologna calcio, di cui Davide era grandissimo tifoso, scenderà in campo prima della partita contro il Torino indossando una maglietta con scritto "Forza Davide" in suo onore; sugli spalti, ad assistere al match, ci saranno anche i familiari del giovane in coma.

f. o.

 

 

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