
Non è certo finita in nulla la maxi rissa avvenuta, nel dicembre scorso, davanti al Palasport di Ozzano a seguito della partita di basket della squadra locale dei New Flying Balls contro l’Andrea Costa di Imola. Erano prontamente intervenuti i carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena che avevano identificato parte degli oltre quaranta tifosi presenti alla rissa.
Ora sono arrivate pesanti conseguenze da parte della Questura di Bologna. A procedere, infatti, oltre ai militari, i poliziotti di piazza Galileo competenti in materia. In riferimento alla partita di basket di Serie B del 18 dicembre scorso, a seguito degli episodi di violenza evidenti e conclamati e comunicati con solerzia dalla stazione carabinieri di Ozzano, la Questura ha proceduto alla redazione di ben dodici daspo sportivi. I fatti si riferiscono in particolare alla fine dell’incontro, anche se i primi malumori si erano presentati già durante il gioco quando i tifosi erano quasi venuti a contatto, senza conseguenze grazie all’intervento carabinieri. Al termine della partita un gruppo di circa quaranta persone, tutte di Ozzano, è riuscito ad aprire una porta di sicurezza, spintonando il personale addetto all’ordine pubblico, per poi dirigersi all’uscita dei tifosi dell’Andrea Costa. Qui è iniziato uno scontro violento tra le due tifoserie, che i militari hanno tentato di arginare. Il numero dei coinvolti ha reso il compito difficile ai militari, travolti in prima persona negli scontri, durante i quali sono spuntati anche bastoni e cinghie. Proprio grazie alle indicazioni delle modalità operative delle tifoserie, la Questura ha aperto un’istruttoria, grazie alla quale sono stati individuati nel dettaglio i differenti comportamenti. Da qui, i dodici divieti d’accesso a manifestazioni sportive. Di questi provvedimenti, nove sono di divieto di accesso semplice, ovvero con periodi tra i tre e cinque anni in cui non è consentito di assistere a manifestazioni di basket, misure prese in funzione delle specifiche condotte, ovvero la violenza manifestata nella rissa, e in funzione anche dell’attività di indagine dei carabinieri di Ozzano. Tre invece, un ozzanese 28enne, e due imolesi, un 28enne e un 52enne, prevedono la prescrizione dell’obbligo di firma per condotta reiterata perché si tratta di soggetti che già in precedenza erano stati toccati da daspo.
Costoro saranno costretti, per un nuovo provvedimento, a firmare due volte durante le partite, tra primo e secondo quarto e tra il terzo e ultimo quarto. In questo caso l’obbligo, già convalidato, durerà cinque anni e il divieto d’accesso durerà invece otto anni. A uno di questi è poi stata preclusa la possibilità di accesso sia alle manifestazioni di basket che di calcio, perché aveva un daspo precedente in ambito calcistico per il Bologna Calcio.
È stato, dunque, valutato come soggetto pericoloso in entrambi gli ambiti. Il daspo in oggetto vale per tutte le manifestazioni, sia amichevoli che ufficiali. La Questura di Bologna ha, inoltre, previsto un procedimento penale per rissa e resistenza a pubblico ufficiale per tutti i dodici direttamente coinvolti. Nove sono tifosi di Ozzano e tre dell’Andrea Costa.
Zoe Pederzini