Ciclovia del Sole: “Dopo due anni è un colabrodo"

Gli appassionati delle pedalate: "Buche e crepe nell’asfalto". La consigliera Larghetti: "Problema strutturale che non potevamo prevedere"

"Dopo due anni la Ciclovia è un colabrodo"

"Dopo due anni la Ciclovia è un colabrodo"

Bologna, 8 febbraio 2023 – Gli appassionati di bicicletta conoscono a menadito la parte emiliana della Ciclovia del Sole. Con i suoi 50 chilometri inaugurati nel 2021, la strada - creata sul sedime del vecchio tracciato della ferrovia Bologna-Verona - collega il territorio che va da Mirandola al capoluogo di regione, seguendo un tratto di ciclovia provvisorio in attesa dello sviluppo del progetto definitivo per l’ingresso in città. Da qualche settimana, però, i ciclisti e i residenti in zona segnalano una serie di buche e crepe all’altezza della discarica di Sant’Agata Bolognese e verso San Giovanni in Persiceto. Le crepe più profonde sono segnalate da cartelli stradali, questo però non basta agli utenti che percorrono il tratto interessato: "Dopo poco meno di due anni, alcune zone sono già un colabrodo", affermano i ciclisti con l’amaro in bocca.

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Risponde alle richieste la Città Metropolitana, responsabile della manutenzione straordinaria della Ciclovia: "I punti segnalati dagli utenti sono delle specifiche zone in cui le crepe sono dovute a un problema del fondo, - afferma Simona Larghetti, fondatrice dell’associazione Salvaciclisti Bologna e consigliera metropolitana delegata alla mobilità ciclistica -. Non si tratta di un deterioramento della strada ma di un problema strutturale. Questo è accaduto perché abbiamo agito su un ex sedime ferroviario", spiega la consigliera. In sostanza, in alcuni punti dei cinquanta chilometri, il fondo su cui poi si è costruita la ciclovia non presenta la stessa struttura degli altri.

"Purtroppo è difficile prevedere scenari del genere, però abbiamo raccolto le segnalazioni e stiamo provvedendo al ripristino delle zone interessate, dove non andremo semplicemente a ripristinare quello che è stato fatto, ma faremo una modifica un po’ più profonda", prosegue Larghetti.

Per i tempi di ripristino della Ciclovia, non c’è da temere: "Sarà un intervento repentino, abbiamo programmato i lavori per ultimarli prima che arrivi l’alta stagione, la primavera. In questi giorni stiamo facendo dei rilievi per valutare meglio come agire e poi procederemo. Cerchiamo di arrivare in alta stagione con il vestito migliore".

La ciclovia infatti attrae molti turisti, appassionati e sportivi: "Ci aspettiamo molta gente in primavera ed estate; nei prossimi mesi aprirà anche il Bed&Bike a San Giovanni in Persiceto. Stiamo infine lavorando per ultimare il collegamento con Bologna e con l’Appennino. Perché più la ciclovia è lunga e collegata e più è attrattiva", prosegue la consigliera. Fino ad oggi, la manutenzione ordinaria delle ciclovie è affidata ai singoli Comuni in cui queste si snodano. Ora, Città Metropolitana sta cercando di cambiare le cose: "E’ molto importante trattare le ciclovie con la stessa dignità con cui trattiamo le strade - conclude Larghetti -. Proprio per questo, nell’ambito dell’accordo quadro, abbiamo intenzione inserire anche questo tipo di infrastrutture per costruire un sistema di manutenzione che fino ad oggi non c’era".

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