Matteo Mariotti attaccato dallo squalo e la raccolta fondi: “Da Lucarelli odio contro di me”. Gaffe della Regione in un post

Il 20enne di Parma è a Bologna per essere curato al Rizzoli. “A Selvaggia dico: hai fatto un grande errore. Il male che mi hai fatto non puoi neanche immaginarlo”

Bologna, 5 gennaio 2024 - "Ho pensato che sarei morto, che non ce l'avrei fatta a sfuggire allo squalo. Sono riuscito a sfilare quello che restava della mia gamba dalla bocca del pescecane e nuotare più velocemente che potevo fino a riva. Qui mi ha salvato Tommaso, amico, infermiere e istruttore sub". Il racconto di Matteo Mariotti, 20 anni, arrivato al Rizzoli, dove il professor Cesare Faldini (video) cercherà di creare una protesi per permettere al giovane nuovamente di camminare, è veramente quello di un sopravvissuto.

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Selvaggia Lucarelli e Matteo Mariotti, attaccato dallo squalo: la polemica e cosa si sono detti

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Il 20enne di Parma Matteo Mariotti è arrivato a Bologna per essere curato al Rizzoli dopo essere stato ferito da uno squalo in Australia (foto Schicchi)
Il 20enne di Parma Matteo Mariotti è arrivato a Bologna per essere curato al Rizzoli dopo essere stato ferito da uno squalo in Australia (foto Schicchi)

Matteo, che è di Parma, è stato attaccato da uno squalo il 9 dicembre mentre si trovava sulla Gold Coast, nella parte orientale dell'Australia.

"Non ero in acque profonde, ero vicino alla riva, quando ho sentito il morso. Forse era uno squalo tigre. In un momento mi ha portato lontano dalla riva ed ho veramente pensato che era finita. La telecamera che avevo addosso ha continuato a filmare ed ho salutato tutti perché non pensavo veramente di sopravvivere. Adesso devo pensare a guarire, sono in ottime mani e vorrei tornare alla mia vita, al mio sport e tornare anche in Australia, una terra bellissima", afferma Matteo.

Il giovane ci tiene anche a sottolineare di avere sofferto molto per le accuse subite dopo che gli amici hanno iniziato una raccolta fondi per pagare le spese di ritorno dall'Australia e permettere ai familiari di raggiungerlo: "Non ne sapevo nulla e chi mi accusato di volere lucrare mi ha fatto un male terribile. Più del morso dello squalo".

La replica al post di Selvaggia Lucarelli

"Tante menzogne – ha detto Mariotti – vengono dette in questa storia, solo a scopo di lucro. A Selvaggia Lucarelli dico 'Selvaggia, hai fatto un grande errore con me'. Il male che mi hai fatto non puoi neanche immaginartelo. Paragonata ad uno squalo, tu sei veramente molto più forte e molto più pericolosa. Hai portato un male nella mia vita, proprio nel momento in cui non ne avevo bisogno".

Insiste il giovane emozionato e intenzionato a chiarire oltre che, come fa capire a più riprese, a difendersi nel modo migliore: "Voglio dire onestamente quello che penso. È stato pessimo quello che è successo, io non ho fatto nulla per dover ricevere tutto ciò. Non lo accetto. È una cosa che tocca tanto e voglio che tutti lo sappiano. Mi sono state scaraventate addosso tante persone, quello che hai fatto - insiste il giovane rivolto alla giornalista - non è giusto. Per questo voglio essere così sincero oggi".

La gaffe della Regione su Facebook, poi le scuse

Gaffe online, per la Regione Emilia- Romagna: nel raccontare la vicissitudine di Matteo Mariotti, la Regione, sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un post, accompagnato dall'icona di un pescecane, in cui ha scritto “essere attaccati da uno squalo è un'avventura che popola i peggiori incubi di molti e che ha fatto la fortuna di un grande cineasta come Steven Spielberg”.

Parole - seguite dall'affermazione "purtroppo la disavventura è capitata realmente” - riprese dai media e divenute oggetto di diversi commenti. Tanto che il post è stato modificato con la cancellazione dei riferimenti cinematografici e l'icona del pescecane sostituita da quella di un arto artificiale. Successivamente le scuse in un commento al post modificato.

“Non era certo intenzione della Regione Emilia- Romagna mancare di sensibilità sulla tragica vicenda di Matteo Mariotti attraverso la propria comunicazione social - si legge sull'account Facebook dell' Emilia-Romagna -. Ci scusiamo per questa incomprensione, e cogliamo l'occasione per ricordare che il primo impegno dell'ente è sempre quello istituzionale: la Regione si è subito attivata, insieme all'Istituto Ortopedico Rizzoli, per garantire al ragazzo il diritto di essere curato dalla sanità pubblica della sua terra".

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