GIULIA BERGAMI
Cronaca

Bologna, Guccini al Copernico con Zuppi. "200 Salvini a Ellis Island"

Il cantautore discute di immigrazione con l'arcivescovo, l'ex rettore Dionigi e il consigliere della Lega, Bosco

Bologna: Zuppi, Guccini e Dionigi al liceo Copernico (FotoSchicchi)

Bologna, 27 febbraio 2019 - Auditorium gremito di giovani e professori al liceo Copernico. Tutti riuniti per la lezione “la politica e la morale” sul tema dell’immigrazione, voluta dal corpo docenti del liceo per fornire ai ragazzi un bagaglio di conoscenze civiche. Ad ascoltare le parole dell’arcivescovo Zuppi, dell’ex rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi e del cantautore Francesco Guccini non solo gli studenti della scuola, ma anche tanti esterni interessati al tema. “Non ci aspettavamo questa partecipazione - commenta il preside del Liceo Copernico Roberto Fiorini -. Ringrazio anche il consigliere comunale Umberto Bosco, del gruppo Lega, di essere qui presente. Senza squarciarci, per ricostruire”.

A dare inizio al dibattito Ivano Dionigi, che sorpreso esordisce: “Mi avevano detto che la politica è morta. Non mi sembra vero: è bello vedere tanti giovani. La scuola poi deve rendere i ragazzi muniti di scarponi chiodati, li deve far diventare cittadini consapevoli e non solo amministrativi”. “Mi hanno detto che ero un pazzo a mettermi al tavolo a discutere con personaggi così autorevoli - commenta il consigliere Bosco -. Ma è importante mettermi in discussione e spero che anche le altre scuole bolognesi garantiscano lo stesso approccio pluralista”. “Credo che la politica vada affrontata con la cinica realtà, impossibile accontentare tutti - prosegue Bosco-. Non si comprende bene la differenza tra accoglienza e immigrazione, per questo il dibattito diventa sempre più spesso polarizzato. Inutile banalizzare il dibattito con immigrazioni si o no. Ho fiducia comunque nelle scuole italiane, le considero migliori di altri per formare i cittadini perché multiculturali e integratae". “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Sono i quattro verbi sui quali Papa Francesco ha invitato a riflettere - prosegue il dibattito l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi - Le istituzioni devono rispondere a questo. Sul tema immigrazione siamo ancora in una logica di emergenza. Ora che non c’è possiamo affrontare con umanesimo questa situazione. Chi è ricco è responsabile su chi è povero. Spesso con gli slogan si perde il valore umano”. “Dobbiamo parlare anche della fuga - prosegue Zuppi -. Quelli che arrivano sostituiscono quelli che vanno via. Dovreste avere il diritto di restare. Le mura a Bologna vennero buttate giù perché doveva crescere”. “La tradizione degli italiani che andavano all’estero è vecchia - dichiara il cantautore Guccini -. C’è il nome di Guccini a Ellis Island, era un minatore, un emigrato italiano. Signor Bosco, è sicuro che non ci sia anche il suo cognome?”. "Ad Ellis Island ci sono più di 200 Salvini”. Il dibattito poi è proseguito con gli interventi delle persone dal pubblico che si sono confrontate sopratutto con il consigliere Umberto Bosco.