
"Questa situazione da un certo punto di vista ci ha messo tutti alla pari: tutti più soli, ognuno di noi con i suoi pensieri e ragionamenti. Fortunatamente, abbiamo la tecnologia che ci ha aiutato". Grazie alle videochiamate Dante Zaccarelli, 81 anni, riunisce la sua famiglia. Lui, abituato alle risate in compagnia e alla briscola con gli amici, ora si guarda le commedie in televisione e non perde l’ottimismo.
Zaccarelli, come vanno le videochiamate?
"Mia figlia vive in California, mentre mio figlio a San Pietro in Casale. Ci sentiamo e ci scriviamo con WhatsApp tutti i giorni, ma ci videochiamiamo con Skype, così vediamo anche i nipoti. Non è lo stesso che andarli a trovare, ma è un modo per sentirli comunque vicini... Sono più loro che vengono da noi normalmente, l’ultima volta sono stati qui da noi a Natale. Ma ecco, la tecnologia rende tutti meno lontani".
A parte le videochiamate, come ha passato le giornate?
"Sono fortunato ad avere una casa grande e ho l’ufficio vicino a casa, dove ho un tablet con cui mi tengo in contatto con il mondo e su cui leggo i giornali. Poi ho fatto del movimento".
Come ha affrontato la quarantena?
"In un primo momento, ho subìto un forte impatto. Io apprezzo la compagnia, il contatto, la relazione, che improvvisamente ci sono venuti a mancare. Frequentavo anche un centro sociale, dove andavo la sera per ridere o fare una briscola. Ora in televisione cerco le commedie: ho sempre cercato il lato positivo".
E in questa situazione, dove vede il bicchiere mezzo pieno?
"Non bisogna illudersi che la situazione cambi dalla sera alla mattina: l’emergenza è stata impegnativa dal punto di vista sanitario e lo sarà dal punto di vista economico, ma, se vuoi bene alla tua attività e ai tuoi dipendenti, devi trasformare la preoccupazione in attenzione e guardare avanti con fiducia. Dico sempre ai miei figli: ‘I sacrifici che fate oggi sono le grandi soddisfazioni che avrete domani’".
Caterina Stamin