RICCARDI RIMONDI
Cronaca

I vigili urbani tornano in gestione ai Comuni

Dopo Anzola e Sala anche Crevalcore, Persiceto,. Calderara e Sant’Agata. sciolgono il servizio condiviso

di Riccardi Rimondi

Per il corpo unico di polizia locale dell’Unione terre d’acqua è iniziato il conto alla rovescia verso lo scioglimento: tra cinque mesi non esisterà più e ciascun Comune si gestirà da solo il servizio. A metterlo nero su bianco per ultima è una linea d’indirizzo approvata ieri sera dai quattro sindaci di Calderara, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese, che però è solo una formalità di una decisione presa in altri incontri nei giorni scorsi. Che l’epilogo potesse essere questo ormai era evidente da mesi, visto che dalla gestione associata a inizio anno erano già usciti Anzola e Sala Bolognese. Questo aveva interrotto la continuità territoriale (Calderara restava isolata rispetto agli altri quattro Comuni) e reso più difficile far quadrare i conti: "Abbiamo valutato che a questo punto non fosse più sostenibile che i quattro Comuni rimanessero col corpo in comune", spiega il sindaco di Crevalcore Marco Martelli, l’ultimo a presiedere l’Unione terre d’acqua prima del commissariamento.

Ora si lavora sulla possibilità di mantenere in comune alcuni servizi: "Lo scioglimento – insiste Martelli – non preclude che i quattro Comuni possano convenzionarsi fra loro per mantenere strutture come l’ufficio verbali e il sistema di videosorveglianza. Lo decideremo da qui a fine anno". Certo per l’Unione – commissariata per non aver approvato il bilancio di previsione 2020-22 entro i termini – è un duro colpo, perché ormai pochissimi restano i servizi in capo all’ente. Ma Martelli spera che da qui inizi la risalita: "Potrebbe essere l’inizio di un nuovo futuro", l’auspicio.

Intanto resta un corpo di polizia prossimo allo scioglimento, dopo che già l’anno scorso Anzola e Sala, insoddisfatte per la ripartizione dei proventi di polizia locale, avevano fatto un passo indietro: "Quello che è successo è stato un errore, quando si fa parte di un’unione c’è un dare e un avere – ribadisce Martelli -. Verrà a mancare il servizio notturno e in caso di eventi particolari nessun comune avrà più il personale sufficiente per garantire la corretta esecuzione di questi eventi. Non penso che per il carnevale di San Giovanni il Comune riuscirà a mettere in piedi il servizio da solo". Per questo serve la convenzione su alcuni aspetti. Ci sono cinque mesi per arrivare al traguardo. Il corpo di polizia locale dell’Unione conta circa 35 agenti, che dall’1 gennaio 2022 torneranno in forze ai singoli municipi. "Non abbiamo idea di come potranno gestire i singoli Comuni una operatività degna di questo nome, con pochi addetti di polizia locale per ciascun ente", scrivono i sindacati in una nota congiunta, in cui si chiedono se l’Unione sia "condannata quindi a una lenta agonia". C’è anche il problema dei dipendenti senza integrativo ormai da un anno che, "se non soddisfatti dal tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro", si rivolgeranno alla Magistratura del Lavoro. "Siamo preoccupati perché questa unione non dà segni di uscire da questo stato ‘comatoso’. Non ci sono prospettive di nuovi servizi da unificare", commenta Paolo Carati della Fp Cgil.