REDAZIONE BOLOGNA

Il canale del Reno ancora a secco. I residenti: "Così c’è troppa puzza"

Protestano i cittadini che abitano a ridosso del condotto svuotato per la manutenzione all’inizio di ottobre. Bonifica Renana: "I detriti accumulati dopo l’alluvione rendono difficoltosi i lavori di ripristino". .

Protestano i cittadini che abitano a ridosso del condotto svuotato per la manutenzione all’inizio di ottobre. Bonifica Renana: "I detriti accumulati dopo l’alluvione rendono difficoltosi i lavori di ripristino". .

Protestano i cittadini che abitano a ridosso del condotto svuotato per la manutenzione all’inizio di ottobre. Bonifica Renana: "I detriti accumulati dopo l’alluvione rendono difficoltosi i lavori di ripristino". .

Durerà ancora per almeno un mese lo stato di ‘secca’ del canale di Reno, che all’inizio di ottobre era stato svuotato dal flusso delle acque per la consueta manutenzione annuale e che per gli effetti dell’alluvione del 19 ottobre non è nelle condizioni di essere riaperto. Ma non sarebbe il fango presente nei tratti scoperti la causa dei cattivi odori segnalati in più occasioni anche a Casalecchio, in particolare nella zona di via Canale e fino al quartiere Croce, dai cittadini che abitano a ridosso del condotto.

Un disagio che è all’attenzione del Comune e del Consorzio canale Reno che a seguito di alcuni sopralluoghi avrebbero riscontrato scarichi impropri sulla rete fognaria gestita da Hera in corrispondenza di alcuni condomini della zona. Miasmi percepiti con fastidio dai residenti e non riconducibili alla fanghiglia e ai detriti accumulati in particolare nel tratto coperto dalla Certosa alla via Riva di Reno. Una massa ad oggi stimata in un peso di oltre 3mila tonnellate, provenienti dal rio Meloncello e dal torrente Ravone, che in quella zona ha completamente ostruito il canale, che prima dell’evento risultava completamente libero.

"Il materiale accumulato impedisce lo smaltimento dell’acqua accumulata a monte, su una distanza di circa 250 metri, rendendo difficoltoso l’accesso per i lavori di ripristino" si legge nella nota diffusa dal Consorzio canale Reno dove si descrivono anche i problemi che si sono manifestati nel tratto casalecchiese, dalla presa alla Chiusa in direzione di Bologna. In particolare i movimenti franosi sulla sponda destra, all’altezza del paraporto Scaletta, ed episodi di instabilità delle murature storiche in laterizio tra via Caravaggio e la Certosa, "per le quali occorreranno valutazioni specifiche caso per caso, compresi i cedimenti in corrispondenza della ciclabile sopra i muraglioni per i quali è in corso un confronto col Comune", spiega il segretario del consorzio, l’ing. Andrea Bolognesi, che conferma di non essere ancora in grado di stimare con esattezza i tempi di riapertura del canale, mantenendo però l’obiettivo, condiviso anche con i fruitori e le utenze del corso d’acqua, di riparare le diverse frane spondali e svuotare l’alveo così da riportare l’acqua del Reno a scorrere in città prima di Natale.

Gabriele Mignardi