REDAZIONE BOLOGNA

Il Tecnopolo entra in gara per ospitare ‘Copernico’, maxi programma sul clima

Il patto Regione-Governo Intanto i lavori avanzano: Data center pronto a luglio

Potrebbe aggiungersi un nuovo tassello al puzzle del Tecnopolo. Dopo la nuova sede del Data center del Centro meteo europeo, in corso di realizzazione, la Regione e il Governo hanno infatti firmato un nuovo accordo per candidare la struttura a diventare sede anche delle attività di ricerca comunitarie del Programma europeo Copernicus (uno dei più importanti programmi sui cambiamennti climatici), affidato sempre all’Ecmwf e che a regime ospiterà 250 ricercatori. L’intesa, siglata il 6 marzo scorso, prevede la progettazione delle opere, che dovranno essere terminate entro il 2022, e la preparazione dell’offerta italiana per rispondere alla ‘call’ internazionale e predisporre la gara d’appalto. I costi di questa operazione saranno divisi a metà tra Regione e ministero. In totale, per completare il Tecnopolo e per il potenziamento sia della partecipazione italiana a istituzioni e progetti di ricerca europei ed internazionali sia del sistema di alta formazione regionale e ricerca meteo-climatica di Bologna, il Governo ha già stanziato 40 milioni di euro: 10 milioni per il 2020, 15 milioni per il 2021 e 15 milioni per il 2022. Lo stato dei lavori per il Data center, che non si sono mai completamente fermati, ha però subito un rallentamento per la pandemia: l’opera dovrebbe essere consegnata entro le prime settimane di luglio. Proprio ieri mattina il governatore Stefano Bonaccini ha fatto un sopralluogo al cantiere di via Stalingrado, insieme all’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Colla.