Avrebbero incassato, soltanto di bar, 24mila euro ‘esentasse’ gli organizzatori del rave party abusivo che si è svolto, dal 30 dicembre al primo di gennaio, nella sede della ex Samp utensili di via Calzoni, un complesso industriale ora di proprietà di Unipol, all’angolo con via Stalingrado. Voci di bene informati che gravitano nell’ambiente, pronti a garantire che per le prossime ‘feste comandate’ si replicherà in città.

Con ulteriori ‘invasioni lampo’ di capannoni e immobili abbandonati: le cosiddette ‘taz - temporary autonomous zone’ che ormai da qualche anno spuntano a ogni ponte e festività, sotto l’egida di un gruppo riferibile all’ex Xm24 di via Fioravanti. Ossia, gli stessi che a dicembre 2023 avevano occupato le ex poste di via Corazza, spostandosi poi nel febbraio successivo in un ex immobile militare ai Prati di Caprara e poi, a Pasqua scorsa, alla Stamoto, dove la zona fu monitorata giorno e notte per cercare di limitare al massimo il numero dei partecipanti al rave, vista l’ampiezza dell’area e la sua pericolosità, dato che la maggior parte delle strutture presenti sono fatiscenti e a rischio crollo ed è presente amianto.
Una cadenza diventata ormai preoccupante, con i gruppi che comunicano all’ultimo momento, attraverso i propri canali social chiusi, la location finale delle feste. Questo, ovviamente, per rendere più complessi i tentativi di bloccare i party illegali da parte delle forze dell’ordine.
Subito dopo il rave in via Calzoni la società proprietaria dell’immobile ha sporto denuncia, verificando inoltre la presenza di molti danni seguiti alla festa abusiva. Alla quale hanno partecipato ben più di mille persone, stando a quanto si evince dal video pubblicato dai partecipanti sui social. Un video in cui sopra le immagini della festa sono state montate le voci della premier Meloni e del vice premier Salvini, in una chiara presa in giro che sa di sfida alle istituzioni. Che la manifestazione illegale nascesse sulla spinta della contestazione al decreto anti-rave e contro il nuovo ddl sicurezza era nelle intenzioni dichiarate degli organizzatori.
La polizia ha identificato oltre 200 partecipanti all’evento, provenienti principalmente dalle province della regione nonché da alcune province del centro e del nord Italia, le cui posizioni sono attualmente al vaglio della Digos e della Divisione Anticrimine, che avvierà l’istruttoria per l’emanazione di misure di prevenzione da parte del questore.
n. t.