BENEDETTA DALLA ROVERE
Cronaca

Imprese, via ai rincari Un aumento dell’8,4%

Il roadshow di Confindustria ’Innovation Days’ alla Fondazione Golinelli. Vacchi: "Per stare sul mercato dobbiamo fare rete e accelerare i processi".

Imprese, via ai rincari  Un aumento dell’8,4%

Imprese, via ai rincari Un aumento dell’8,4%

di Benedetta Dalla Rovere

Un sistema imprenditoriale solido, nonostante i contraccolpi della guerra in Ucraina, della crisi energetica e dell’inflazione. È questa la fotografia dell’economia emiliano-romagnola che emerge dal roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria ‘Innovation Days’ alla Fondazione Golinelli. Difficoltà a cui si sono aggiunti l’alluvione e le frane che nel mese di maggio hanno devastato la regione.

"Le imprese hanno iniziato a reagire subito, grazie alle loro risorse", fa notare il presidente Confindustria Emilia Area Centro, Valter Caiumi. Chi può ha fatto fronte con le proprie riserve e i propri dipendenti ed "è già ripartito, mentre per altri non è stato possibile". A preoccupare ora è la stretta creditizia che "si inizia a percepire già anche sul nostro territorio", dice Caiumi. L’export, punto di forza dell’intero sistema composto per il 44% da Pmi che guardano al di fuori dall’Italia per continuare a crescere.

Il 61% delle imprese della regione, però, da quanto è emerso dai dati raccolti dal Marketwatch di Banca Ifis, ha già applicato o applicherà tra il 2023 e il 2024 un aumento di prezzo pari in media al +8,4%, contro il 56% della media nazionale. Le Pmi emiliano-romagnole, inoltre, sono fortemente centrate su filiere B2B (98% del fatturato) e il 65% delle aziende ha sviluppato reti sia a livello sia nazionale sia internazionale. Territorio e filiere sono priorità anche per le grandi imprese, come Ima o Philip Morris, che a Crespellano ha messo radici.

"Abbiamo sempre più bisogno che il nostro territorio, ormai sede di molti leader internazionali della manifattura al servizio del packaging, faccia rete per accelerare i processi innovativi capaci di farci stare sui mercati", fa notare il numero uno di Ima, Alberto Vacchi, che per il momento non ha registrato rallentamenti significativi. Per Vacchi, inoltre, "la partnership tra pubblico e privato è essenziale, così come la collaborazione tra gli attori della filiera, parti dello stesso sistema". Positivo è il anche il quadro tracciato da Marco Hannappel, presidente e Ad di Philip Morris Italia e presidente Europa Sud-Occidentale di Philip Morris International, che vede nel polo di Cresepellano il "capofila mondiale" per il gruppo.

Confermato tra il 2023 e il 2024 anche un investimento da centinaia di milioni di euro nel bolognese. "Il gruppo – assicura – ha un piano ben definito e condiviso su una costanza di investimento in ambito industriale e anche agricolo. Stiamo proseguendo con il piano" e con le assunzioni, che non si sono mai fermate nemmeno in tempo di Covid.

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