REDAZIONE BOLOGNA

Sasso Marconi, mortale con la patente sospesa. Andrà in carcere

Srcondo il Gip, l'uomo, 47 anni e positivo a diversi tipi di stupefacenti, "non rispetta le più elementari regole di prudenza"

Silviana Serenari, 65 anni, e la sua Fiat Punto

Bologna, 27 gennaio 2018 - Andrà in carcere Davide Cavara, 47 anni residente a Bologna e domiciliato a Sasso: è accusato di omicidio stradale per aver provocato la morte, in un incidente frontale del 24 gennaio a Sasso Marconi, di Silvana Serenari, 66 anni di Casalecchio.

Lo ha deciso il Gip Rita Zaccariello accogliendo la richiesta della Procura. L'automobilista, che per ora rimarrà in ospedale per le ferite riportate nello scontro, era al volante di un'auto senza assicurazione e senza patente. Il documento che era stato sospeso per guida in stato di ebbrezza nel febbraio 2016.

Seguito dal Sert, l'esame delle urine ha rilevato la positività a benzodiazepine, cannabinoidi, cocaina, metadone e oppiacei. Una presenza, rileva il giudice, in contrasto con quanto affermato nell'interrogatorio, quando Cavara ha detto di aver fumato 'qualcosa' tre giorni prima. La sua condotta, osserva il Gip, è sintomatica “di una personalità incline a non osservare le più elementari regole di prudenza poste a salvaguardia della incolumità altrui, nonché della propria”.

Il giudice ha disposto la cella perché vi è il rischio di reiterazione del reato, accogliendo la linea dura del pm Nicola Scalabrini. “Appare evidente, sotto il profilo indiziario” che Cavara abbia provocato la morte della donna “incorrendo in violazione delle norme sulla circolazione stradale e che conducesse la propria vettura in stato di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope”.

In attesa dei risultati degli esami del sangue e di altre indagini, il gip segnala alcune “esigenze di rilevante gravità” nel caso specifico. In sintesi: quanto successo trova “antefatto in condotte poste in essere con volontaria determinazione - l'assunzione di sostanze che alterano la condizione psicofisica del conducente la decisione di porsi 'sine titulo' alla guida di una vettura priva di copertura assicurativa.

Inattendibile - per il Gip - che l'automobilista abbia perso il controllo e abbia invaso la corsia opposta in seguito a un malore, come da lui sostenuto. Anzi, come si legge nel verbale di arresto, quando la polizia municipale è arrivata sul luogo dell'incidente “si trovava sul bordo della strada intento a fumare una sigaretta e, nonostante le ferite, è apparso vigile”.