ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

L’analisi dei primi dati bolognesi: "Promossa la maggioranza Lepore. Baricentro Pd ed exploit della sinistra"

Il politologo Valbruzzi: "In città la coalizione di centrosinistra è al 60%. I veri sconfitti: ex Terzo Polo e Lega. In Emilia-Romagna si rafforza il bipartitismo dem-FdI. Bonaccini? Farà pesare il boom di preferenze". .

L’analisi dei primi dati bolognesi: "Promossa la maggioranza Lepore. Baricentro Pd ed exploit della sinistra"

"Queste Europee dimostrano due cose: in Emilia-Romagna si rafforzano due pilastri, con un bipartitismo molto netto con Fratelli d’Italia e il Pd. A Bologna, invece, sono i dem a mantenere il baricentro". Il politologo Marco Valbruzzi commenta i primi dati provvisori delle urne Ue, con uno sguardo verso le prossime Regionali d’autunno.

In Emilia-Romagna FdI prende il posto della Lega...

"C’è una riedizione del bipolarismo di coalizione con due attori protagonisti: FdI e Pd. E, dai dati provvisori, c’è addirittura la possibilità che il partito di Meloni sia il primo in regione, come successe con il Carroccio cinque anni fa".

Diversa, invece, la situazione di Bologna.

"Sì. La dinamica bipartitica si restringe. Il Pd veleggia attorno sul 40 per cento dimostrando un’affermazione forte della Federazione bolognese e di tutto il centrosinistra. In pratica, ci troviamo di fronte a un referendum che certifica la maggioranza di centrosinistra modello Lepore".

Un exploit è stato quello di Alleanza Verdi e sinistra che, dai primi dati, sembra che sotto le Torri conquisterà al doppia cifra.

"Direi che ci troviamo di fronte al risultato più importante delle ultime tre tornate elettorali. Per Avs si tratta di un exploit molto bolognese. È andata bene anche in regione, ma non in doppia cifra".

Guardando alle prossime Regionali, questo test delle Europee che cosa ci dice?

"Complessivamente il centrosinistra in città supera il 60 per cento, tenendo dentro Pd, Avs, M5s ed ex Terzo Polo. A livello regionale, invece, stando sempre ai dati provvisori, si sfiora il 47 per cento. Il centrodestra in regione, invece, è attorno al 42-43 per cento".

L’Emilia-Romagna, quindi, è contendibile?

"Beh se per dire l’area moderata del Terzo Polo, soprattutto intendo l’area renziana, si staccasse potrebbe fungere da ago della bilancia come a Firenze".

Chi sono gli sconfitti di questa elezione?

"Il M5s non è il principale sconfitto, ha giocato in difesa, confermando sì un trend declinante, ma alla fine perderà al massimo un punto o un punto e mezzo. Chi ha perso è l’ex Terzo Polo: Azione e Stati Uniti d’Europa hanno dimezzato i consensi. E poi la Lega. Che, anche senza fare il confronto impietoso con 5 anni fa, anche rispetto alle Politiche 2022 in regione e in città è arretrata".

Guardando alle alleanze, Schlein potrà rieditare il campo largo abbandonando il Terzo Polo?

"Se l’Emilia-Romagna fosse l’Italia il Terzo Polo non servirebbe. Ma a livello nazionale al Pd serve il M5s al Sud e in altre regioni il Terzo Polo".

Stefano Bonaccini ha preso tantissime preferenze. Farà pesare questo risultato nella scelta del suo successore?

"Credo che a lui resterà il pallino finale. Ma sarà Schlein a scegliere il perimetro della coalizione e dove spostare il baricentro del centrosinistra".

Ovviamente la migliorerà. Ma solo chi aveva pazientato con lungimiranza per i cantieri poi si godrà il tram, chi era impegnato a gnolare lo darà per scontato (pur godendo dei suoi benefici) perchè sar