
Alcune delle opere d’arte frutto di reinterpretazione digitale
Quando l’artigianato tradizionale e le nuove tecnologie applicate alla moda si incontrano. Eccolo qui l’oggetto di Tailoring The Future, l’evento organizzato giovedì scorso dalla Fondazione Fashion Research Italy in via del Fonditore dove designer, artigiani e innovatori provenienti da diverse parti del mondo si sono confrontati su come il fashion possa evolversi grazie all’interazione tra creatività manuale e avanzate tecnologie digitali. Sfilate virtuali hanno animato il Metaverso, con avatar che hanno indossato capi di haute couture digitali. Materiali innovativi e tecniche tradizionali si sono intrecciati in un dialogo tra fibre tessili e codici informatici, dando vita a creazioni uniche. Antiche stampe, patrimonio di un’eredità millenaria, sono state reinterpretate grazie all’uso di algoritmi, trasformandosi in opere d’arte digitali. Tra i protagonisti, IAAD – Istituto d’Arte Applicata, con la mostra Enhanced Design: from Craft to AI, a cura degli studenti dell’istituto; Magic Mirror e Scansiona e Trasforma, esperienze di realtà aumentata e virtuale dell’artista Isola Zhu; e la mostra Corpus, Mentem, Animum et Machina, creata con intelligenza artificiale dall’artista Baris Gencel.
L’evento ha rappresentato il culmine di un progetto dedicato all’esplorazione dei confini tra moda, tecnologia e industrie creative e culturali. Ha coinvolto attori chiave del territorio, tra cui Tecnopolo Bologna CNR, Confindustria, Fashion Metaverse Conference e RED-EYE Magazine, dimostrando come la collaborazione possa dare vita a un futuro innovativo. L’iniziativa si inserisce nel progetto TECHstyle Hub, che mira a rivoluzionare l’interazione tra arte, moda e tecnologia, offrendo soluzioni creative e interattive per le industrie culturali e creative. Il progetto ha dato vita a un hub virtuale condiviso, una replica digitale degli spazi della Fondazione Fashion Research Italy (F.FRI). MISTER Smart Innovation, partner del progetto, ha curato la personalizzazione degli spazi digitali, garantendo ai partner un utilizzo autonomo delle aree virtuali anche oltre la durata del progetto.