MARCELLO GIORDANO
Cronaca

Marconi, tutti in fila: fatti 162 tamponi

Il presidio diventa fisso dalla prossima settimana per chi rientra da Paesi a rischio. Viaggiatori soddisfatti: "Si risparmia tempo".

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di Marcello Giordano

Esperimento promosso: Regione, Ausl e Aeroporto sono già al lavoro per far sì che dalla metà della prossima settimana i passeggeri di rientro da Paesi a rischio Covid come Spagna, Grecia, Croazia e Malta effettuino il tampone appena sbarcati dall’aereo.

Tutti d’accordo. Da chi viaggia al personale Ausl che la sperimentazione l’ha condotta ieri nei locali dell’aeroporto Marconi, tra le 12.30 e le 17.30 su persone di rientro da Valencia, Ibiza, Barcellona e Gran Canaria: 162 tamponi effettuati, i cui esiti arriveranno ai diretti interessati tra oggi e domani.

"Così si può tornare a viaggiare in sicurezza: per vacanze e lavoro. Questo è un primo passo per tornare alla normalità, il bilancio di questa prima sperimentazione è positivo", racconta il dirigente Ausl Davide Resi, che si è occupato in prima persona della registrazione dei passeggeri che si sono sottoposti ai tamponi.

Qualche aspetto andrà limato, soprattutto alle voci informazioni, attese, code e prenotazioni: perché solo 56 persone hanno effettuato il test dopo essersi prenotate, sfruttando il servizio messo a disposizione dall’Ausl sul proprio portale internet. Si è creata così attesa per la registrazione in loco e già ieri sono iniziati i confronti tra Ausl e Regione per sfruttare meglio flussi di informazione, archivi e risistemare il sistema online. La sperimentazione serviva proprio per capire eventuali criticità: "Abbiamo una potenza di fuoco di personale superiore a questa per risolvere questi problemi. Nel complesso il sistema ha funzionato".

Si rifletterà anche sull’allestimento di tendoni per evitare file sotto il sole o la pioggia, prima di entrare nell’area test, in vista della prossima settimana.

L’esperimento condotto esclusivamente nella giornata di ieri al Marconi era dedicato ai residenti a Bologna e nei comuni della Città Metropolitana (esclusa Imola) e ai cittadini stranieri in arrivo da questi Paesi che si sarebbero fermati in città per almeno una notte. Erano 500 i tamponi oro-faringei disponibili: ma dato che il numero era superiore al bisogno si è aperto i test ai residenti in tutta la regione fino a esaurimento.

Si è reso necessario qualche richiamo al distanziamento alle persona in fila, tutte però munite di mascherina e soddisfatte, a partire da Luigi: "Considerato che il test è obbligatorio al rientro da alcuni Paesi, poterlo effettuare appena sbarcati, senza doversi recare alle Asl nei giorni successivi, è un grande risparmio di tempo". E per chi si prenota su internet in anticipo, bastano pochi minuti. Parola di Guerino e Davide, di rientro da Ibiza: "Due o tre minuti, senza fila, non di più. E ci hanno detto che domani (oggi ndr) verso mezzogiorno dovremmo avere il responso. Ma siamo tranquilli. A Ibiza le discoteche hanno le serrande abbassate, i locali sulla spiaggia chiudono poco dopo la mezzanotte e la mascherina tutti la indossano ovunque. E’ stata una vacanza all’insegna del relax". Viaggiare in sicurezza è ciò che chiede e in questa vacanza ha trovato pure Roberta Bitossi: "Tutto ha funzionato bene. Dal distanziamento in aereo all’organizzazione dei test al ritorno. Dovrebbero farli tutti".

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