Bologna, 15 novembre 2022 - Il ‘No Meloni day’ in programma a Milano venerdì potrebbe sbarcare anche sotto le Torri. Anticipando, così, la già annunciata contestazione in programma per giovedì 24 novembre, quando la premier è attesa, assieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Tecnopolo, per l’inaugurazione del supercomputer Leonardo. Una presenza che però non è garantita, anzi. Infatti la presidente Meloni, in questi giorni a Bali per il G20, potrebbe non riuscire, per impegni istituzionali, a essere a Bologna. Mandando così in fumo i progetti di contestazione che covano ormai da settimane nell’ambiente antagonista, già anticipati nel caos di vandalismi di giovedì scorso. Quando un manichino, con le fattezze della premier, è stato appeso a testa in giù dalla Garisenda. E quando gli stessi soggetti autori del fantoccio hanno imbrattato con una cascata di vernice rosa l’ingresso del supermercato Sapori e Dintorni Conad all’ex Monte di Pietà di via Indipendenza.
Su quei fatti sta indagando la Digos, che è pronta a chiudere il cerchio sui responsabili del pomeriggio di disordini. Tutti riconducibili ai collettivi Cua e Cybilla, gli stessi che hanno annunciato la volontà di scendere in piazza giovedì 24 per contestare ‘da vicino’ Giorgia Meloni. Accensione di fumogeni, manifestazione non autorizzata, danneggiamento tra i reati che dovrebbero essere contestati loro. Intanto, per venerdì è di nuovo alta l’attenzione delle forze dell’ordine perché, ‘No Meloni day’ a parte, già il collettivo Cambiare rotta è pronto a scendere in strada, con il concentramento degli universitari in mattinata in piazza Scaravilli. Un’iniziativa di protesta legata al mondo studentesco più che politico, ma che non è escluso finisca per fondersi con la manifestazione lanciata a Milano. "Sempre di più i lauti fondi che vengono versati all’eccellenza bolognese vengono concentrati per rafforzare la relazione con le aziende private, garantendo a loro servizi e profitti – riassumono gli studenti di Cambiare rotta –. Ne è esempio lo scandalo del tecnopolo su cui ci mobiliteremo il 24 novembre in occasione della riapertura".
Per l’inaugurazione di Leonardo è invece già confermata la presenza del presidente della Repubblica Mattarella, mentre ancora non è chiaro se parteciperà anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Certo è che il dispositivo di ordine pubblico, che dovrà essere definito nei prossimi giorni, si annuncia massiccio, sia per la caratura delle personalità attese sotto le Torri, sia a causa del clima di rinnovata tensione in città, un vento pesante che si pensava di essersi ormai lasciati alle spalle anni fa a Bologna. E che invece, in questo lungo autunno caldo, ha ripreso a soffiare più forte che mai.
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