GIOVANNI DI CAPRIO
GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

“Molestie Stop”: ecco l’iniziativa di First Cisl sui luoghi di lavoro

“Il fenomeno esiste ed è sottotraccia”. È il grido della First (Federazione italiana reti dei servizi del terziario) Cisl Emilia-Romagna, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Attraverso l’analisi dei dati rilevati dai questionari compilati dalle lavoratrici, l’iniziativa ha prodotto 321 risposte, di cui i due terzi sono donne e quasi la metà in età adulta (44%)

“Molestie Stop”: ecco l’iniziativa di First Cisl sui luoghi di lavoro

“Molestie Stop”: ecco l’iniziativa di First Cisl sui luoghi di lavoro

Bologna, 25 novembre 2024 – “Molestie stop. La violenza sulle donne non è un fatto privato, il fenomeno esiste ed è sottotraccia”. È il grido della First (Federazione italiana reti dei servizi del terziario) Cisl Emilia-Romagna, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Attraverso l’analisi dei dati rilevati dai questionari compilati dalle lavoratrici, l’iniziativa “Molestie e violenze di genere nei luoghi di lavoro”, ha prodotto 321 risposte, di cui i due terzi sono donne e quasi la metà in età adulta (44%).

“Trecentoventun risposte sono tante?”, si legge nell’indagine di First Cisl. La risposta è che sullo stress lavoro-correlato “abbiamo avuto oltre mille rispondenti, quindi è plausibile che la compilazione abbia innescato un processo di auto-selezione, spingendo chi sottovaluta o ridimensiona il problema delle molestie a non rispondere”.

Paura, vergogna e sottovalutazione del tema. Queste sono le risposte principali date dagli intervistati e diversi sono i punti emersi in una giornata dedicata «al senso di consapevolezza – saluta Orietta Ruccolo, della segreteria Cisl Emilia Romagna -. Bisogna lavorare sulla cultura del riconoscimento dell’altro, stando vicini alla persona». La frase principale ‘urlata’ in via Milazzo, è “la percezione della molestia da parte della vittima ad essere molestia”, come afferma oltre il 70% degli intervistati.

Le donne sono più sensibili al tema rispetto agli uomini e, soprattutto, non c'è sufficiente consapevolezza di che cosa sia una molestia. Dunque, il livello di conoscenza del fenomeno è giudicato «abbastanza scarso» (32%) e non c'è adeguata capacità di agire in caso di molestia subita da una/un collega. Il dato migliora in caso di molestia subita direttamente. "Sguardi inappropriati o lascivi, condividere materiale a sfondo sessuale, scherzi volgari, commenti sul fisico, toccare qualunque parte del corpo, avances inappropriate, richieste immotivate - elenca Federica Pattini, referente regionale del Coordinamento donne, politiche di parità e di genere First Cisl -. Le schede servono per riconoscere i contesti e le probabili molestie». Il sindacato sottolinea, inoltre, che tanti riferiscono di aver assistito a episodi di molestie anche se, spesso, chi le subisce non si rivolge a nessuno e in pochi (10%) coinvolgono il sindacato. Tra quei pochi, molti sono insoddisfatti del risultato.

Serve “un'azione sindacale per sensibilizzare nei posti di lavoro e il sindacato dovrebbe giocare un ruolo più incisivo sulla tematica”, è la richiesta degli intervistati. A questo serve il 25 novembre: “Mette a fuoco una situazione che viviamo ogni giorno. Essere accanto a coloro che subiscono delle molestie e costituire un punto di riferimento per chi si trova in difficoltà», parla Mara Friggione, referente territoriale di genere First Cisl Area metropolitana e Ferrara. Per questo, il sindacato ha predisposto uno strumento concreto «per affrontare questo fenomeno, attenzionando e indirizzando chi si rivolge a noi per alcune di queste difficoltà», conclude Stefano Manzi, segretario generale aggiunto First Cisl Emilia Romagna.