Movida Bologna: il piano del Comune

Presentato il progetto per la notte, per tutelare ogni categoria, da riders e tassisti fino a bariste e clienti. Lepore: "Un equilibrio diffuso"

Una serata in piazza Verdi, cuore della zona ateneo

Una serata in piazza Verdi, cuore della zona ateneo

Bologna, 14 settembre 2022 - E’ molto ambizioso il piano di Palazzo d’Accursio per governare la notte sotto le Torri. Bologna città aperta a tutte le ore, il senso è quello, con un "servizio pubblico permanente" e solidale, che non lasci da solo nessuno, dal porta-pizze alle sex workers, dai tassisti alle bariste. Come? Incontri, riunioni, risoluzione dei problemi a specifica richiesta, tavoli di confronto, e ovviamente decisioni sul da farsi che non potranno essere immediate, per alcune ci vorranno mesi. La cifra ‘partecipativa’ è quella impostata dall’inizio dall’amministrazione Lepore (non senza equivoci, un esempio è l’affaire delle riqualificazione della Montagnola) e mettere a terra tutta la rete non sarà semplice. Ma è una delle sfide principali di questa giunta, a cui intanto va dato atto di aver stappato il tappo da una delle riforme del trasporto pubblico che la città attendeva da anni, ovvero i bus notturni messi a regime.

Le nuove linee e quando partiranno
Le nuove linee e quando partiranno
Le nuove linee e quando partiranno
Le nuove linee e quando partiranno

Il poli-centro

Le sei nuovissime linee di bus ‘N’, già presentate da Lepore alla Festa dell’Unità, partiranno questo fine settimana con le prime tre, che nella prima fase seguiranno il tracciato degli autobus 14, 20 e 25. "Costeranno circa 800mila euro l’anno – ha detto il sindaco Matteo Lepore –, chiederemo un contributo alla Regione". Poi c’è la notte degli eventi, degli spettacoli, della movida, è lì Lepore ha corretto il tiro rispetto alla campagna elettorale di un anno fa: niente ’distretto della notte’ in Fiera, ma un’offerta diffusa che porti cultura, night life e spettacoli di qualsiasi tipo anche fuori dalla zona universitaria ("Che non sarà alleggerita, ma migliorata in qualità"). Sono pronti via Michelino, Dumbo, la Tettoia Nervi che già sta vivendo un boom ("tutti ce la chiedono"), il nuovo Dlf. "L’obiettivo non è trovare un unico posto dove mandare tutti quelli che fanno confusione – ha detto Lepore, che ha illustrato il piano assieme alla vicesindaca con delega all’Economia della Notte, Emily Clancy –, ma trovare un equilibrio diffuso. Di certo la Fiera, con Dumbo, è una delle due aree su cui possiamo avere una maggiore intensità di presenze di imprese culturali e di locali, vogliamo far vivere la notte con qualità, con equilibrio e rispetto per i residenti, che hanno diritto al riposo".

Contro le violenze

Dal piano emerge anche l’intenzione di creare "spazi sicuri" nei luoghi ricreativi e nei festival per arginare molestie e violenze di genere. L’obiettivo è costruire una "notte inclusiva" e questo, ha affermato la vicesindaca Clancy, passerà anche per l’attivazione di ‘punti sicuri’ ai quali "una persona che ha subito una violenza – ha spiegato Clancy – possa rivolgersi e possa essere ricevuta con un approccio formato e pronto alla presa in carico", che per esempio eviti un "approccio giudicante" che porti a chiedere "quanto avevi bevuto o come eri vestita". L’obiettivo è partire dai bandi per la prossima ‘Bologna Estate’. Invece per la riduzione del vetro in strada, dopo il Pratello, il Comune è pronto dall’autunno "a provare ad allargare il progetto".

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