Museo della Cultura Italiana a Bologna, il ministro Gennaro Sangiuliano: “Sarà una porta per la conoscenza”

Firmato il protocollo, il progetto verrà realizzato di fianco alla sede di Illumia, il fondatore: “Il centro sarà polivalente e avrà cinque aree tematiche. Coinvolgeremo registi, amministratori, artisti. Sarà realizzato con fondi privati, tra i 50 e i 100 milioni il costo. Come sarà? Indiremo un concorso internazionale di idee con progettisti da tutto il mondo”

Bologna, 23 febbraio 2024 – "Abbiamo 5 milioni di opere e ne esponiamo soltanto 480mila. Lo spazio che inaugurerà Illumia potrà ospitarne qualcuna, sarà una porta per la conoscenza". Parole del ministro Gennaro Sangiuliano, che stamattina ha firmato il protocollo nella sede Illumia per la creazione del Museo della Cultura Italiana. Con lui il fondatore di Illumia, Francesco Bernardi, il governatore Stefano Bonaccini, il sindaco Matteo Lepore e la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Firmato il protocollo d’intenti tra ministero della Cultura, Regione, Comune e Tremagi Holding per la realizzazione di un Museo sull’Italianità (foto Schicchi)
Firmato il protocollo d’intenti tra ministero della Cultura, Regione, Comune e Tremagi Holding per la realizzazione di un Museo sull’Italianità (foto Schicchi)

"Una bellissima iniziativa che sosteniamo", ha detto Borgonzoni. Bonaccini: "Un'idea 'illuminata' da parte di Francesco Bernardi". Lo stesso fondatore ha dato qualche dettaglio operativo: "Il centro sarà polivalente, ospiterà diverse cose e avrà cinque aree tematiche. Coinvolgeremo registi, amministratori, artisti. Sarà realizzato con fondi privati, tra i 50 e i 100 milioni di euro di costo, e sorgerà qui in Bolognina di fianco alla sede di Illumia. Come sarà? Indiremo un concorso internazionale di idee con progettisti da tutto il mondo, io ho pensato alla forma di un diamante. Per i tempi, penso dai 3 ai 6 anni".

"Proviamo a creare un passato del futuro - ha poi chiosato il ministro Sangiuliano -. Questo dovrà diventare il museo, lo dovranno vivere i giovani che verranno. Saremo accanto a Illumia nella creazione di questa bellissima idea. Che dà lustro a Bologna, all'Emilia-Romagna e all'Italia". 

Nel pomeriggio il ministro si è spostato a Forlì dove ha firmato l’accordo con Demanio e Comune per dare un futuro all'ex convento di Santa Maria della Ripa, abbandonato da oltre vent'anni e destinato a essere ristrutturato e riaperto come polo culturale. 

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