ZOE PEDERZINI
Cronaca

Natale Lecchi morto in spiaggia a Riccione, la figlia: “Lo avevo sentito mezz’ora prima, stava bene”

Dramma a Ferragosto. La vittima viveva da anni a Castenaso. Non aveva problemi di salute, non prendeva medicine. Era “sanissimo” come raccontano i familiari: “Siamo sgomenti"

Natale Lecchi, 78enne, è morto sulla spiaggia di Riccione nel giorno di Ferragosto

Natale Lecchi, 78enne, è morto sulla spiaggia di Riccione nel giorno di Ferragosto

Bologna, 17 agosto 2023 – Un Ferragosto normale, il mare della Riviera con le sue spiagge affollate. Poi, in pochi secondi, la tragedia. Natale Lecchi, 78enne bolognese d’adozione, è morto stroncato da un malore mentre era in acqua, a circa quindici metri dalla battigia, davanti al Bagno 115. La vittima, che si trovava sul litorale romagnolo insieme alla moglie, viveva a Castenaso. Non aveva problemi di salute, non prendeva medicine. Era sano, sanissimo, come raccontano i familiari. Se ne è andato, all’improvviso, alle 11 di mattina di due giorni fa.

A raccontare questi momenti tragici è la figlia, l’avvocato Laura Lecchi: "Lo avevo sentito – dice – mezz’ora prima che succedesse. Stava bene. Era felice perché era in spiaggia con mamma e il mare era bello e calmo. Mi ha detto che sarebbe andato a farsi un bagno prima del pranzo di Ferragosto". Poi la chiamata di un soccorritore del 118 che la avvisava che suo papà non c’era più. Stroncato da un malore fatale.

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“Io – prosegue la figlia – sono rientrata subito dalle ferie e mi sono recata lì. Ho voluto vedere la spiaggia, con i miei occhi, per capire cosa fosse successo. Qui ho incontrato Alessandro, il giovane ragazzo del salvataggio che ha provato ad aiutare mio papà. Quando mi ha visto si è commosso e mi ha detto che ha fatto tutto il possibile per evitare il peggio, purtroppo senza riuscirci". Stando a quanto ricostruito Natale, dopo aver fatto il bagno, si sarebbe sentito male ed è rimasto inerme a galla. Un bagnante lo ha notato, anche perché il corpo era già quasi sul bagnasciuga, e ha chiamato il salvataggio: "Alessandro si è lanciato in acqua verso di lui per capire se stesse male, vedevano che non si muoveva – racconta Laura –, ma quando lo ha raggiunto papà non respirava più ed era incosciente. Hanno provato a rianimarlo, ma non c’era più nulla da fare. Mia madre ha visto un capannello di persone a riva, si è avvicinata e lo ha riconosciuto dal costume mentre provavano a fargli il massaggio cardiaco. Siamo sgomenti perché non ci diamo una spiegazione".

Natale era approdato nel bolognese per lavoro: è stato a lungo, quasi tutta la carriera, dirigente alla Derbit (ex Ima), dove ha lavorato per la famiglia Vacchi. Qualche anno fa era andato in pensione. Aveva continuato un po’ a fare da consulente, poi si è dedicato anima e cuore alla famiglia: alla moglie, alla figlia Laura e ai tre amatissimi nipoti. Le esequie saranno la prossima settimana in data da stabilirsi.