Omicidio Castello d'Argile, fermato l'ex fidanzato della donna carbonizzata / FOTO e VIDEO

Catturato dalla Polfer a Ventimiglia il marocchino di 41 anni ricercato dai carabinieri. Lei l'aveva denunciato per molestie della figlia adolescente

M'Hamed Chamekh, Atika Gharib e le indagini nel casolare

M'Hamed Chamekh, Atika Gharib e le indagini nel casolare

Bologna, 4 settembre 2019 - E' stato fermato su un treno a Ventimiglia M'Hamed Chamekh il marocchino di 41 anni accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Atika Gharib, 32 anni, i cui resti sono stati trovati carbonizzati nel casolare di Castello d'Argile. A trovare l'uomo, che stava cercando di arrivare in Francia e di lì - forse - in Marocco, è stata la Polfer ligure su indicazione dei carabinieri che lo cercavano da ore. Nei confronti del marocchino è stato disposto un provvedimento di fermo: è accusato di omicidio e distruzione di cadavere.

A tradirlo una telefonata a un familiare nella quale ammetteva il delitto. Da lì sono partite le richieste di aiuto ai carabinieri che hanno poi portato al ritrovamento del corpo nel casolare (video) semi-distrutto dalle fiamme sulla via Provinciale di Castello d’Argile, al civico 21.

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La storia fra la povera Atika e M'Hamed finisce qualche mese fa in modo burrascoso: lei lo accusa di avere insidiato la figlia di 16 anni che lei ha avuto da una precedente unione: Atika, a causa di quelle attenzioni spinte, arriva anche a denunciarlo per violenza sessuale. La storia procede, tra accuse e denunce, poi la rottura. Che lui non accetta.

Lui deve averla attirata con uno stratagemma in quel casolare che era diventato il suo covo, tanto che  ha creato anche un allaccio abusivo alla linea elettrica. Lei ci casca o forse lì viene portata con la forza. Certamente da quel casolare non esce viva. L’incendio (foto) è scoppiato nella notte tra domenica e lunedì. Il primo sospetto era che si trattasse di una scintilla dovuta all’allaccio abusivo, ma con il passare delle ore questa certezza inizia a vacillare. M'Hamed racconta cosa ha fatto in quella telefonata, partono le ricerche affannose e disperate di Atika. La pista investigativa porta a quel maledetto casolare. E, scavando tra le macerie, emerge la verità. Orribile.

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Prima un odore strano sotto le ultime braci tiepide, poi quello che resta di una spalla, il resto del corpo sepolto sotto il tetto collassato. Sono le 17 e i vigili del fuoco assieme ai carabinieri scavano tra le macerie del casolare (video) per tirare fuori il cadavere completamente carbonizzato di una donna: la certezza in quel momento non c'è ancora, ma tutti sanno che è quel che resta di Atika Gharib, marocchina di 32 anni residente a Ferrara.

 

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