CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Omicidio di Fallou, sentiti altri tre poliziotti della Squadra mobile e delle Volanti

Omicidio di via Piave, è proseguita ieri pomeriggio, con le testimonianze di altri tre poliziotti, l’istruttoria del processo con rito...

Omicidio di via Piave, è proseguita ieri pomeriggio, con le testimonianze di altri tre poliziotti, l’istruttoria del processo con rito...

Omicidio di via Piave, è proseguita ieri pomeriggio, con le testimonianze di altri tre poliziotti, l’istruttoria del processo con rito...

Omicidio di via Piave, è proseguita ieri pomeriggio, con le testimonianze di altri tre poliziotti, l’istruttoria del processo con rito ordinario a carico del 16enne che lo scorso 4 settembre uccise con una coltellata il coetaneo Fallou Sall. Il giovane fu colpito a morte dopo essere intervenuto in difesa di un amico, un 17enne bengalese che da tempo aveva dei pesanti screzi con l’imputato e che, nel processo, era accusato di lesioni e molestie telefoniche nei confronti dello stesso imputato. In relazione a queste accuse, il 17enne ha chiesto e ottenuto la messa alla prova, motivo per cui la sua posizione è stata stralciata.

Parlando con i cronisti al termine dell’udienza, l’avvocato Pietro Gabriele, legale del giovane imputato, ha spiegato che ieri sono stati sentiti "due testimoni della Squadra mobile riguardo ai sopralluoghi che hanno fatto e un testimone delle Volanti". Il legale ha fatto poi sapere che nella prossima udienza, in programma alle 10 dell’11 luglio, "sentiremo altri testimoni della Squadra mobile e dei consulenti tecnici", questi ultimi "in relazione ai rilievi tanatologici e medico legali più generali". "Questo è un processo che riguarda un minore, con antagonisti anche loro minori, uno dei quali rimarrà purtroppo per sempre un minore – aveva detto in l’avvocato Gabriele –. Bisogna avere contegno e rispetto non solo verso la parte che è rimasta vittima, ma anche l’altra, delle parti antagoniste, perché qui non parliamo di mostri", ma di ragazzini, aveva sottolineato.

Per l’accusa si è trattato di omicidio volontario, mentre per la difesa dell’imputato è stata legittima difesa, con il ragazzino che avrebbe colpito alla cieca per proteggersi.