Rissa a Bologna, la testimone: "Io, picchiata nel Far West di via Zamboni"

Il racconto di una studentessa coinvolta suo malgrado nella battaglia a sediate: "Tentavo di dividere i ragazzi, ho preso uno schiaffo"

Bologna, 20 dicembre 2021 - "Appena ho visto partire la prima sediata ero sotto choc. Queste cose si vedono solo nei film". Un film, proprio come lo definisce la studentessa ventenne fuorisede che ha assistito alla tremenda rissa da Far West (video) verificatasi lo scorso 10 dicembre alle 2.45 di notte e divenuto virale sabato con la diffusione del video choc.

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Ma qui siamo in via Zamboni, nel cuore della zona universitaria, e non in un film sul wrestling o in un documentario sulla lotta libera, anche se i partecipanti della rissa durata "circa una mezz’ora" sembrava combattessero fra loro proprio come su un ring, con un peso massimo al centro del quadrato pronto a scagliarsi cieco di rabbia e inebriato di alcol, davvero troppo alcol, contro chiunque gli si parasse davanti. E intorno, una platea divisa fra lo sconcerto e la becera tifoseria, neanche si trattasse di Kinshasa 1974 e il massimo del divertimento fosse urlare a squarciagola "Alì Bomaye! (Alì uccidilo, ndr)".

Fra chi però ha assistito con sconcerto a quanto accaduto in via Zamboni, all’altezza dello Zambo 1088, c’è una ragazza che si è trovata persino coinvolta nel parapiglia: "Tutto è cominciato all’interno di un locale (non lo Zambo, ndr) – ripercorre la testimone –, da cui un gruppo di ragazzi è stato buttato fuori mentre già si stavano picchiando". Dal locale alla strada, dove "io e altri ragazzi abbiamo tentato di separare chi si stava azzuffando. Per questo uno dei partecipanti, lo stesso che poi ha imbracciato la sedia, mi ha colpita al volto con uno schiaffo e mi ha ferita a un labbro, sebbene non sia nulla di grave". Da lì, la rissa sarebbe poi precipitata velocemente, passando dal verbale alle mani e quindi a un vero e proprio assalto con sedie e sgabelli.

"Non direi di avere avuto proprio paura – continua la ragazza che ha assistito alla scena tremenda –, ma la prima cosa che ho pensato è che qualcuno avrebbe potuto farsi davvero male. La situazione poteva degenerare molto di più di quanto accaduto e tutto per un motivo probabilmente stupidissimo, mi sembravano tutti un po’ alterati". Alterati sì, a tal punto dal calare come una mannaia la sedia sulla testa di un malcapitato, mandato al tappeto prima di "essere soccorso da un mio amico che fa l’infermiere – conclude la giovane studentessa –. È poi riuscito a rinvenire, ma è stata davvero una brutta botta. Per il tempo che sono rimasta poi, non mi pare che nessuno abbia chiamato soccorsi o forze dell’ordine e nessuno è arrivato".

Secondo quanto ricostruito dalla testimone, la notte di follia si sarebbe assopita così, come il più classico dei regolamenti di conti, nonostante gli ’spettatori’ fossero tanti, tantissimi giovani. Anche chi quella sera avrebbe solo voluto bere una birra in compagnia e che a causa dell’inciviltà di pochi si è ritrovata prigioniera di una rissa ad altissimo tasso di violenza. La violenza per cui ora i responsabili dovranno rispondere direttamente alla Questura.

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