Saga Coffee, a Gaggio Montano arrivano i sindaci: presidio giorno e notte

A sostegno dei 222 lavoratori (80% sono donne) ci sarà anche Lepore. Gli ammortizzatori sociali rimangono la vera urgenza

Le lavoratrici della Caga Caffee di Gaggio Montano

Le lavoratrici della Caga Caffee di Gaggio Montano

Bologna, 11 novembre 2021 - Oggi, sul piazzale della Saga Coffee di Gaggio Montano, è il giorno dei sindaci. Mentre il presidio dei lavoratori compie una settimana – è iniziato giovedì scorso, 24 ore prima dell’incontro in cui il gruppo bergamasco Evoca ha annunciato l’intenzione di chiudere l’ex Saeco Vending entro il 2022 – in località Casona arrivano Matteo Lepore e i primi cittadini della montagna. Il sindaco di Bologna incontrerà i lavoratori alle 9.30, per portare la solidarietà del capoluogo e di tutta la città metropolitana.

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I sindaci dell’Appennino saranno sul posto in mattinata. Intanto i lavoratori continuano con i turni di sei ore, giorno e notte, davanti ai cancelli, da cui non entra e non esce più nulla. E aspettano il 23 novembre, quando l’azienda dovrebbe presentarsi con qualcosa di più solido sul fronte delle ipotesi di reindustrializzazione: tradotto, con qualche elemento in più su un possibile nuovo soggetto pronto a investire sull’industria della montagna e sui 222 lavoratori (per l’80% donne) del sito.

Secondo quanto detto al tavolo dall’azienda, Evoca avrebbe incaricato un advisor di trovare potenziali investitori interessati al sito e ci sarebbe un soggetto interessato. Ma siamo ancora alle schermaglie e dagli addetti c’è pessimismo su una soluzione rapida. A Gaggio è più urgente la partita degli ammortizzatori sociali. "Resta fra le rivendicazioni che abbiamo fatto all’impresa, almeno fino al 23 novembre", spiega Primo Sacchetti della Fiom Cgil.

Per le altre mobilitazioni, tutte le strade restano aperte. "Ora vengono i sindaci, poi vedremo con i lavoratori. Deciderà sempre il presidio", assicura il sindacalista. Sul fronte degli ammortizzatori interviene anche Ugo Bassi, della Fim Cisl: "Il gruppo Evoca deve darceli. Deve prendersi la responsabilità di contattare l’Inps per far avere la cassa integrazione".

Ieri intanto i parlamentari dem di Bologna hanno chiamato in causa il Mise, invitando il ministro Giancarlo Giorgetti a "un intervento deciso" e chiesto "quali sono le azioni che il ministero dello Sviluppo economico intende mettere in campo".

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